La progettazione bioclimatica ha guadagnato una sempre maggiore importanza nell’ambito dell’architettura moderna, sempre più orientata a soluzioni di massima compatibilità con l’ambiente.
Esistono varie definizioni ma per architettura bioclimatica significato più diffuso e corretto è quello per cui una costruzione viene progettata cercando di sfruttare al meglio le varie caratteristiche della zona di costruzione, con l’obiettivo di creare un edificio che si inserisca nell’ambiente, che abbia una buona efficienza energetica e che offra il massimo comfort abitativo. Scopri le migliori occasioni che abbiamo sulle casette in legno prefabbricate da giardino oppure le case in legno abitabili in vendita sul nostro sito.
Questo vuol dire costruire con delle forme che possono essere anche molto particolari, ma che hanno la funzione di sfruttare al meglio le caratteristiche ambientali: per questo l’architettura bioclimatica può sembrare, almeno in alcuni casi, a un primo impatto fin troppo futuristica ed essenziale, proprio perché la forma è al servizio della sostanza della casa stessa.
Indice:
Definizione di architettura bioclimatica:
PROGETTARE IN ARMONIA CON L’AMBIENTE:
Architettura bioclimatica e bioarchitettura possono essere considerati sinonimi e comprendono tutte le diverse strategie di progettazione bioclimatica che mirano a rendere gli edifici costruiti degli elementi in perfetto equilibrio con l’ambiente che li circonda. Parlare quindi di bioclimatico e di tecnologie bioclimatiche vuol dire parlare di un’architettura nuova, che si fonda su principi rivoluzionari che portano in equilibrio la tutela dell’ambiente e il comfort abitativo.
Progettazione bioclimatica e bioedilizia:
Costruire in un’ottica nuova:
Per poter applicare delle efficaci soluzioni di architettura bioclimatica il primo passo necessario è quello di procedere a un’accurata analisi bioclimatica: questo significa che in primo luogo va effettuata un’analisi preliminare delle condizioni orografiche e climatiche del sito in cui si andrà a costruire un edificio, che nella fase della progettazione diventeranno dei vincoli per la corretta scelta dei materiali, delle forme e della sistemazione degli spazi interni in modo che il risultato finale risulti in equilibrio con l’ambiente in cui viene inserito.
Tecnologie nelle architetture bioclimatiche
Per quel che riguarda le tecnologie più sfruttate nell’ambito dell’architettura bioclimatica, l’obiettivo è sempre quello di sfruttare al meglio le condizioni dell’ambiente per ottenere la massima efficienza energetica di un edificio. Per fare questo si può sfruttare:
- ventilazione naturale: la progettazione prevede sistemi che favoriscano uno scambio di aria con l’esterno e quindi un rinnovamento naturale e non forzato in modo meccanico, per eliminare tutti gli agenti inquinanti che si possono formare all’interno di un edificio;
- riscaldamento a “basso consumo”: per favorire il riscaldamento naturale degli ambienti è necessario orientare le vetrate delle costruzioni verso il sud, in modo da catturare il massimo della luce e del calore nella stagione più fredda. L’edificio deve essere poi isolato al meglio, per mantenere all’interno il calore prodotto;
- raffreddare senza condizionatori: in caso di clima caldo, la bioarchitettura prevede edifici che siano freschi senza la necessità di utilizzare condizionatori. Per fare questo è necessario scegliere dei materiali che abbiano un alto grado di inerzia, e che siano quindi in grado di assorbire al meglio le variazioni di temperatura esterna, oltre che prevedere dei sistemi di riscaldamento che siano facilmente convertibili (come il riscaldamento a pavimento che può essere utilizzato per far scorrere acqua fredda);
- risparmio dell’acqua: l’architettura bioclimatica ha fra i suoi cardini quello del risparmio dell’acqua, sia potabile che per altri usi. Quindi questo tipo di progetti prevede l’inserimento di sistemi per il recupero delle acque (come quelle piovane, utili per l’irrigazione).
Case bioclimatiche con caratteristiche come quelle viste prima sono spesso le case in legno, che sfruttano in modo principale un materiale naturale e rinnovabile come il legno, oltre a tutta una serie di accorgimenti tecnologici efficaci per migliorare l’efficienza energetica.
Soluzioni di Architettura Bioclimatica: gli esempi più famosi
Vediamo di architettura bioclimatica esempi di case realizzate seguendo i principi alla base di questa scienza costruttiva, utilizzando i materiali più adatti e le moderne tecnologie.
L’Energy Box a L’Aquila
L’Energy Box progettato e realizzato all’Aquila nell’ambito della ricostruzione post terremoto rappresenta un esempio classico di architettura bioclimatica. Partendo da una struttura in mattoni che era stata pesantemente danneggiata durante il terremoto, è stato previsto un rivestimento esterno in pannelli di legno lamellare. Per quel che riguarda l’interno dell’edificio, l’obiettivo è stato quello di abbattere i consumi di energia, quindi sono stati installati tutti i sistemi più efficaci per sfruttare una produzione di energia da fonti rinnovabili. Un esempio riuscito di come sia possibile recuperare una struttura preesistente, anche se danneggiata e renderla conforme ai principi della bioedilizia, senza la necessità di costruire nuovi volumi.
Lione Villa B
La casa passiva, in cui cioè i consumi energetici sono azzerati, è un risultato che l’architettura bioclimatica cerca sempre di ottenere. Un esempio di questo risultato è la Villa B, che si trova a Lione, in Francia, che è stata progettata proprio per essere una “casa passiva”: questo risultato è stato ottenuto grazie alla creazione di un cappotto esterno, all’orientamento della costruzione e allo sfruttamento delle caratteristiche del legno come materiale in grado di isolare e proteggere dalla dispersione termica.