L’emergenza sanitaria ha generato tutta una serie di cambiamenti e non solo nelle abitudini quotidiane, ma soprattutto dal punto di vista economico. La diffusione del virus ha determinato un forte aumento del tempo trascorso fra le mure domestiche. Molte persone, di conseguenza, hanno iniziato a dedicarsi al fai da te, proprio al fine di apportare delle migliorie interne o esterne all’abitazione. Vieni a scoprire i costi di una casa in legno.
Le misure restrittive hanno fatto sorgere l’esigenza di avere una dimora più confortevole e funzionale, oltre che un secondo spazio per poter lavorare in completa tranquillità da remoto.
Tutto ciò, com’è facile immaginare, da portato anche ad un forte aumento della domanda di prodotti e materiali in legno. La scarsità di questi articoli ha avuto un impatto significativo sui costi delle casette in legno prefabbricate con spessore 45mm.
Sul punto le fluttuazioni di mercato parlano chiaro e hanno messo in luce un forte squilibrio fra domanda e offerta. Bisogna inoltre considerare che questa situazione è stata resa ancora più critica da tutta una serie di fattori che hanno coinvolto il comparto edile, quali la ridotta produzione di legname di conifere (a causa delle condizioni climatiche e dell’arresto produttivo per via della pandemia), nonché i problemi logistici fra Europa e Nord America.
Indice:
Cause della carenza di legname e aumenti dei prezzi
Allo stato attuale nell’area europea si registra un forte calo di legno di conifere, in quanto il flusso di fornitura si è spostato verso gli USA e la Cina, con importanti impatti economici a livello internazionale.
Il prezzo del legno di conifere è quindi praticamente raddoppiato rispetto allo scorso anno. I rivenditori italiani, pertanto, non hanno avuto altra scelta che quella di aumentare il prezzo di vendita dei prodotti interessati alla stangata. Non sono poi improbabili ulteriori incrementi per il prossimo futuro.
Le problematiche legate al legno hanno interessato tantissime aziende e vari settori produttivi in ogni parte del mondo. I costi delle materie prime sono lievitati notevolmente e continuano a crescere, influenzando così l’intero settore delle costruzioni realizzate in legno.
Gli esperti concordano nel fatto che non sarà possibile tornare al passato, perché bisogna fare i conti non solo con una domanda che cresce, ma anche con la scarsità delle risorse, quindi con spese aggiuntive e ritardi nelle consegne.
Intanto i maggiori rivenditori cercano di affrontare questa criticità nel migliore dei modi, tentando di garantire al consumatore finale il miglior rapporto qualità prezzo. Nello specifico, si punta ad acquistare e a fare forniture extra di legname, stipulando accordi con i singoli fornitori. In ogni caso non è possibile fare previsioni sui prossimi eventi e promettere ribassi nel breve periodo.
Di quanto è aumentato il prezzo del legno nel 2021?
L’aumento dei prezzi scatenato dall’emergenza da Covid interessa ogni tipo di materia prima, ovvero acciaio, alluminio, plastica e quindi anche il legno. Gli aumenti dei costi, in realtà, sono partiti dallo scorso autunno, ma adesso sembrano essere completamente fuori controllo e comunque assai lontani da ogni possibile previsione. Non mancano poi rincari su articoli derivati dal legno come, ad esempio, il pellet.
Una cosa è certa: questo problema non è di rapida soluzione e al momento non è possibile fare previsioni positive, ma occorre muoversi con la dovuta cautela. Del resto, poi, la questione della pandemia è solo una delle variabili scatenanti, perché bisogna considerare l’arresto produttivo, le questioni logistiche e climatiche, il forte aumento della richiesta a fronte di una scarsità di materie prime.
Esaminando le statistiche ufficiali sull’incremento dei prezzi emerge un dato impressionante per ciò che riguarda soprattutto la Germania che a parità di m³ di legname acquistato, dall’inizio della pandemia al mese di maggio 2021, ha affrontato costo da 250 $ a 1500 $. L’impennata inarrestabile dei prezzi ha interessato anche l’intera provincia di Trento, specialmente fra il 4° trimestre del 2020 e 1° trimestre del 2021.
Una situazione di tale portata non si era mai verificata prima d’ora, perché in passato i prezzi del legno hanno sicuramente subito degli aumenti, ma di sicuro non con questa velocità. In ogni caso i flussi delle forniture si sono mantenuti sempre regolari, mentre adesso si registrano forti ritardi.
Gli economisti, almeno inizialmente, hanno considerato l’incremento dei costi del legname come un segno positivo, ovvero un indizio di crescita. Adesso, invece, destano molta preoccupazione, considerando che questa tendenza non accenna a stabilizzarsi. Resta dunque piuttosto alto il rischio di non poter soddisfare le richieste dei committenti e la scelta inevitabile per i rivenditori finali sarà quella di aumentare i prezzi a danno dei consumatori finali.
La pandemia aveva reso prevedibile l’impennata dei prezzi, ma nessuno avrebbe immaginato che si arrivassero a toccare certe cifre. Negli USA, ad esempio, l’aumento medio del costo del legno ha sfiorato il 49%, contro il 70% dell’Europa. Le imprese italiane sono molto vulnerabili e avvertono già forti difficoltà, con evidenti ricadute sui produttori di mobili, sugli artigiani, le imprese edilizie e i posatori di rivestimenti in parquet. Persino il legno lamellare, nel giro di un solo trimestre, è passato da 400 a 700 euro al m³.
Quanto costa il legname al metro cubo?
Il costo del legno dipende dai metri cubi che vengono acquistati, oltre che dall’essenza scelta. Supponendo di avere un’asse in legno di tiglio da 25x2x250 centimetri, la prima cosa da fare è moltiplicare queste tre grandezze per ottenere 12500 cm³. Il valore andrà poi diviso per 1.000.000, così da ottenere 0,0125 m³.
Quest’ultimo dato andrà poi moltiplicato per il prezzo al metro cubo del tiglio, ovvero 900, così da ottenere il prezzo finale dell’asse, cioè 11,25 euro. In fase di acquisto del legno è bene precisare che le assi più spesse comportano un investimento maggiore e di conseguenza un costo superiore.
Il consiglio è quindi di sommare i volumi dei singoli elementi che compongono il progetto in maniera da definire un preventivo attendibile sul costo che bisogna sostenere. Oggi sul mercato si possono scegliere numerose essenze per realizzare ogni genere di progetto, più o meno pregiato ed elaborato.
In genere, specialmente coloro che si dedicano al fai da te, tendono ad acquistare legno di abete, contraddistinto dalla presenza di nodi e dalla colorazione gialla. Si tratta di un materiale adatto per arredi rustici e strutture interne dei mobili, proposto ad un costo di 400-500 €/m³.
Molto richiesti e con caratteristiche simili all’abete, sebbene maggiormente duri, sono il pino, reperibile a 500 €/m³, oltre che il pioppo, facile da trovare al prezzo medio di 400 €/m³.
Coloro che invece cercano un legno duro e compatto, ma allo stesso tempo anche abbastanza semplice da lavorare, dovranno concentrare la scelta sul faggio, il cui costo di mercato si aggira intorno a 850 €/m³. In alternativa si segnalano l’acero a 1000 €/m³, che si presta per essere lucidato, oppure il larice, ideale per serramenti e costruzioni da esterno, in vendita a 800 €/m³.
Merita, inoltre, una segnalazione il ciliegio, molto complicato da trattare per via delle venature nervose, ma che si rivela ideale per dar vita a mobili di particolare pregio e sculture. In questo caso il prezzo di riferimento si aggira intorno a 1300 €/m³.
Spendendo invece 2000-3000 €/m³ sarà possibile acquistare il noce, un tipo di legno molto diffuso e versatile, utilizzato per moltissimi scopi; quindi, non soltanto per realizzare complementi d’arredo, ma anche strutture di ogni genere e pensate per durare nel tempo. A tal riguardo una buona scelta sono anche le querce, che richiedono un investimento minore, ovvero di 900-1300 €/m³.
Occorre comunque far presente che questa lista dei prezzi è puramente indicativa in quanto, come spiegato, il mercato del legno sta affrontando delle forti criticità che non dipendono solo dall’emergenza sanitaria ancora in corso. Al momento non si attendono ribassi e per questo è importante affidarsi a rivenditori seri e affidabili, in grado di garantire le migliori condizioni d’acquisto.