Quando arriva il momento di realizzare una pavimentazione esterna, ad esempio per il giardino, la scelta ricade su varie soluzioni e spesso sul legno. Questo materiale sostenibile, completamente riciclabile e naturale, assicura un risultato estetico molto gradevole e consente di allestire angoli molto accoglienti.
La scelta del legno per pavimento esterno da giardino potrebbe rivelarsi più complicata del previsto. Per questo è importante conoscere le diverse tipologie e puntare su quelle che possano resistere meglio all’attacco degli agenti climatici e offrono il miglior rapporto qualità-prezzo. Inoltre, noi di mondocasette promuoviamo diverse strutture ecosostenibili dove poter installare una pavimentazione esterna come nella casetta in legno da 70mq.
Quale tipo di legno usare per la pavimentazione esterna?
Esistono vari tipi di legno, alcuni dei quali adatti prevalentemente per essere posati all’interno degli ambienti residenziali e commerciali. Altri, invece, si prestano per realizzare anche pavimenti da giardino pensati per poter durare a lungo.
In ogni caso buona parte del legno per pavimento esterno da giardino richiede un minimo di cura, ovvero una mano di impregnante all’occorrenza, per preservare la lucentezza, il fascino dei nodi e la colorazione naturale.
Ecco, qui di seguito, una lista dei legni più adatti per pavimentare i propri spazi all’aperto.
Teak
Questa qualità di legno viene tante volte impiegata per le pavimentazioni esterne, in quanto riesce a mantenere inalterate le sue peculiarità, anche in caso di forti piogge ed esposizione ai raggi solari. Il teak, più in particolare, è un tipo di legno molto duro e che si riconosce per via del gradevole colore scuro. Sul mercato si può oggi spaziare fra vari tipi di teak, ma quello maggiormente preferito per via della durevolezza resta il brasiliano, molto adatto anche per realizzare un patio o mobili che rimangono in giardino tutto l’anno. Un altro grande punto di forza del teak è la bassa manutenzione, anche in caso di salsedine, per questo rappresenta una buona scelta per pavimentazione esterne delle case a mare.
Ipè
Originario del Sud America, questo legno non è solo molto resistente, ma è quello più utilizzato per realizzare le pedane a bordo piscina. Bello da ammirare e abbastanza versatile, l’ipè può essere posato all’esterno senza limitazioni, anche perché non teme il contatto continuo con gli agenti atmosferici. Occorre, tuttavia, far presente che nel corso del tempo potrebbe scolorire fino a diventare grigio, per questo è fondamentale eseguire dei trattamenti periodici per mantenere inalterata la colorazione originaria.
Larice
Molto simile all’ipè, il larice è perfetto come legno per pavimento esterno da giardino, anche perché vanta proprietà impermeabili. Compatto e duro, può essere acquistato spendendo cifre abbastanza accessibili. Di contro, tuttavia, è bene far presente che non resiste molto alle muffe, pertanto viene sconsigliato in contesti umidi, come ad esempio spazi verdi in prossimità di piscine. Il problema può essere superato trattando periodicamente i listoni con un apposito impregnante.
Garapa
Facile da riconoscere per via della colorazione giallo chiaro, il legno garapa vanta caratteristiche molto simili a quelle del teak, ma può essere comprato a un prezzo minore. La superficie, quando non viene trattata con costanza, è soggetta all’attacco di muffe e funghi. Dopo una lunga esposizione ai raggi solari, inoltre, questo legno tende ad assumere un colore arancione o marrone chiaro.
Thermowood
Appartenente ai legni di conifera, viene realizzato attraverso uno speciale procedimento di modifica termica, attraverso il quale assicurata una grande versatilità. Il thermwood, infatti, si presta per vari utilizzi e come legno per pavimento esterno da giardino completamente privo di resina e che garantisce elevata stabilità. Adatto a qualsiasi clima, può essere posato in condizioni estreme, come rivestimento per saune. Il tono marrone, quando non viene trattato o protetto dai raggi UV, tende ad essere rivestito da una patina grigia.
Iroko
Questo legno esotico, proveniente dall’Africa centrale, è uno dei più diffusi per le costruzioni esterne. Il grande vantaggio è da ricercare nella capacità di adeguarsi senza problemi ai continui sbalzi termici, oltre che alle condizioni più estreme di umidità. Per molti artigiani l’iroko si rivela uno dei legni per pavimenti esterni, per la realizzazione di banchine dei moli e in genere per complementi da posizionare all’aperto. L’iroko, inoltre, non teme l’attacco di tarme, termiti e muffe.
Pino
Molto semplice da reperire, il pino è uno dei legni adatti per le pavimentazioni esterne più venduto e ricercato. Consente di aggiungere un tocco rustico all’ambiente e può essere comprato senza spendere grosse cifre. Questi vantaggi si scontrano con la bassa resistenza agli agenti atmosferici, per questo è fondamentale non trascurare la manutenzione periodica a fine stagione. Il pino si riconosce facilmente per la presenta dei caratteristici nodi e venature che rendono il rivestimento piacevole per l’elevato valore decorativo.
Altri tipi di legno
La lista sulle varie qualità di legno non è esaustiva, visto che sul mercato oggi si possono trovare ulteriori alternative che vantano buone caratteristiche in termini di resistenza e versatilità. Abete nordico, bamboo, frassino trattato termicamente e acacia rappresentano valide soluzioni per realizzare pavimentazioni belle da ammirare e che possono durare nel corso degli anni. Sono invece da evitare qualità come faggio, betulla, tiglio o ciliegio, in quanto non offrono buone prestazioni quando vengono posati in ambienti esterni. Queste tipologie di listoni, inoltre, sono maggiormente soggette all’attacco dei parassiti.
Come scegliere il legno per pavimento esterno da giardino
L’offerta commerciale del legno per pavimenti esterno da giardino nell’ultimo periodo si è arricchita di tante proposte che riescono a soddisfare al meglio esigenze diversificate. Una volta chiare le differenze fra le varie qualità, bisogna considerare che i listoni e le mattonelle si possono scegliere in tante forme e numerose dimensioni, oltre che combinare fra loro per creare progetti molto singolari, diversi dai soliti schemi.
Quando si compra un pavimento in legno per l’esterno non bisogna dimenticare che anche alcune tipologie pregiate e costose possono richiedere costanti cure.
In linea generale non esiste un rivestimento migliore di un altro in maniera assoluta, perché tutto dipende dalle specifiche esigenze del caso, dall’utilizzo e dal budget di spesa disponibile.
In fase di scelta, pertanto, occorre tener conto anche del luogo in cui dovrà avvenire la posa, quindi delle condizioni climatiche e dell’esposizione più o meno intensa ai raggi solari. A tal proposito, per rivestire aree che rimangono coperte da tettoie e pergolati, per esempio, sarà possibile optare anche per legni meno resistenti. Diversamente è buona regola orientare la scelta su prodotti come il teak oppure il thermowood.
Legni duri e pensati per garantire massima durevolezza nel tempo sono anche molto adatti per un utilizzo intensivo e per sopportare carichi di peso elevati, come tavoli, sedie, panche e fioriere. Qualità come il pino vengono inoltre sconsigliate per realizzare pavimentazioni da giardino vicino alle piscine, in quanto tendono a rilasciare schegge e resina; pertanto, non possono essere calpestate a piedi nudi.
Quanto costa realizzare un pavimento esterno in legno
I prezzi dei pavimenti da esterno per il giardino variano molto e questo dipende da diversi fattori. Per poter valutare in maniera corretta l’offerta maggiormente in linea con la propria disponibilità economica è importante considerare non soltanto il costo iniziale della materia prima, ma anche l’utilizzo che si vuole fare del rivestimento nel corso del tempo. Ad esempio, chi vuole mantenere il pino sempre in buone condizioni, dovrà conteggiare anche la spesa necessaria per l’ordinaria e straordinaria manutenzione.
Sono sempre le caratteristiche che determinano il prezzo al metro quadro dei pavimenti in legno per il giardino. Coloro che puntano al risparmio potranno, quindi, concentrare la scelta sul legno garapa come valida alternativa al teak.
Un occhio di riguardo merita poi la posa in opera che deve essere eseguita necessariamente da un professionista del settore per poter ottenere un risultato a regola d’arte. Una posa fai da te è sempre sconsigliata, perché nel caso in cui bisogna rimediare agli errori l’intera riparazione potrebbe comportare un esborso maggiore del previsto e l’acquisto di nuovi listoni e mattonelle.
L’estetica, infine, non è di certo la peculiarità più importante, ma deve comunque assecondare i gusti dei proprietari e abbinarsi bene alle finiture, agli arredi e, più in generale, allo stile architettonico già presente. In tutti i casi è sempre possibile preservare il colore originario della qualità selezionata usando prodotti specifici per il trattamento, come ad esempio l’impregnante.