Perché scegliere una casa prefabbricata in legno antisismica?
Sempre in più scelgono di realizzare una casa antisismica prefabbricata in legno, questo conviene ed è consigliato non sono a livello di impatto ambientale, ma anche in termini di sicurezza di chi abita la casa. Quando si parla di case prefabbricate antisismiche la sicurezza come detto è un fattore essenziale, di primaria importanza i materiali utilizzati: il legno è il più consigliato ed utilizzato in questo contesto perché più sicuro e durevole nel tempo.
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Una casa antisismica prefabbricata deve essere progettata e costruita in modo che, anche in caso di calamità naturali – in questo caso terremoti – non vi siano danni di entità grave all’abitazione e dunque anche a chi la vive.
Robustezza è una delle parole chiave in questo contesto. Nel caso vi siano terremoti di entità medio bassa la casa prefabbricata in legno non deve subire danni, nel caso di fenomeni più intensi i danni non devono propagarsi se non in casi davvero gravi, non andando ad intaccare le strutture portanti.
Due sono i metodi principali nel caso si voglia realizzare una casa antisismica in legno prefabbricata:
1-ISOLAMENTO SISMICO:
inserimento di applicazioni flessibili tra il terreno e la casa stessa. L’abitazione sarà così in grado di far fronte ad eventuali scosse adattandosi e muovendosi senza però distruggersi
2-DISSIPATORI DI ENERGIA:
si possono utilizzare dissipatori di energia, che sono dispositivi che “catturano” e concentrano l’energia del sisma, trasformandola in calore. Una tecnica che permette di diminuire i danni e impedire crolli importanti delle strutture.
Indice:
Principali differenze tra una costruzione degli edifici in mattoni e in cemento rispetto a quelli realizzati in legno
-Il legno è un elemento più naturale, ma ciò non vuol dire che si possano edificare senza richiedere alcun permesso.
-Le case in cemento e mattoni sono quelle realizzate tradizionalmente, queste hanno un processo di costruzione più lungo e anche più costoso, ma come per le case in legno prevedono delle specifiche normative da seguire durante la realizzazione.
In entrambe i casi il fine ultimo è quello di realizzare una casa inamovibile e fatta per durare nel tempo.
Quali sono le autorizzazioni per costruire una casa in legno? La normativa.
Le case prefabbricate in legno anche se possono sembrare più “leggere”, sono comunque destinate a soddisfare l’esigenza di chi la realizza di poter vivere a lungo al suo interno proprio come succede in un’abitazione in cemento.
Per questi motivi è necessario richiedere al Comune nel quale si andrà a costruire la casa: il Permesso per Costruire. Al fine di rilasciare questo permesso, il Comune ha bisogno di diversi documenti che devono essere redatti da un ingegnere o da un architetto. Infatti, bisogna depositare anche il progetto e il luogo in cui si desidera procedere alla sua costruzione, è necessario ottenere le autorizzazioni paesaggistiche, poichè ci sono alcune zone che possono essere sottoposte a vincolo o a protezione.
Gli unici casi in cui è possibile realizzare una casetta in legno senza il permesso di costruire avviene nel momento in cui la casetta che si sta costruendo è destinata a soddisfare un’esigenza temporanea. Quindi l’installazione viene effettuata a carattere temporaneo.
Quando si costruisce una casa in legno destinata a durare, questa ha bisogno dell’allaccio alla rete pubblica, all’acqua, e presenta anche opere destinate a durare a lungo.
Come per le costruzioni realizzate in muratura anche per le case in legno prefabbricate, la richiesta del permesso di costruire deve essere presentata obbligatoriamente da un tecnico abilitato. I tecnici sono l’architetto, l’ingegnere e il geometra. In cantiere, oltre all’ingegnere o all’architetto è necessario anche avere un responsabile per: l’indagine del terreno edificabile, la sicurezza del cantiere, responsabile per i sistemi di riscaldamento, elettrico e per l’impianto idraulico.
Una volta che il progetto sarà presentato con tutti i documenti necessari e attraverso le figure richieste per legge, per dare l’avvio alla costruzione sarà necessario attendere che la Commissione Edilizia esamini il progetto insieme anche alla Soprintendenza dei Beni Ambientali, per riuscire a controllare tutti i vincoli: paesaggistici, storici o ambientali. La risposta dev’essere fornita entro 60 giorni dalla presentazione del progetto.
-In alcune regioni e comuni, è necessaria invece solo la presentazione della D.I.A e non bisogna richiedere il permesso per costruire. La D.I.A è una Dichiarazione d’inizio attività, questa è una relazione tecnica che viene redatta dal tecnico incaricato dei lavori, con la quale si attesta quali sono gli interventi che si stanno per realizzare, rispettando le norme vigenti in materia di edilizia. In questo caso, il costruttore con la DIA si prende tutte le responsabilità comprese quelle dal punto di vista penale.
Materiali utilizzati nella costruzione di una casa in legno antisismica
Durante un sisma si sprigionano forze dinamiche variabili in grado di produrre deformazioni, vibrazioni, torsioni. Tali forze possono provenire da varie direzioni (laterali o da sotto l’edificio), infatti la scienza distingue i terremoti ondulatori da quelli sussultori.
Un edificio antisismico deve pertanto essere in grado di resistere elasticamente a queste sollecitazioni, evitando di crollare e, possibilmente, di subire danni permanenti alle strutture.
Perché una costruzione sia efficacemente antisismica non è sufficiente realizzarla semplicemente in legno. Infatti è importante che la struttura sia il più possibile di forma regolare e che siano presenti elementi portanti resistenti al terremoto in entrambe le direzioni ortogonali.
Non non vanno bene i grandi ambienti open space, vetrate troppo grandi, mancanza di pareti strutturali lungo una o entrambe le direzioni. A tali lacune si può ovviare inserendo nella struttura alcuni elementi in acciaio (pilastri e travi), materiale resistente in assoluto ai terremoti.
Le fondazioni in cemento armate, dovranno essere dimensionate in base ad un preciso calcolo sismico, che sarà evidentemente più rigoroso nelle zone a maggior rischio.
Al progettista dell’opera è richiesto pertanto di ideare un edificio che sappia coniugare le esigenze abitative e funzionali della committenza e le caratteristiche bioclimatiche con un corretto dimensionamento antisismico generale.