È possibile predisporre nei propri spazi o all’interno della propria proprietà una casetta in legno da giardino senza richiedere la relativa concessione edilizia?
Quando si acquista una struttura in legno prefabbricata, si tenderà spesso e volentieri a pensare che per il posizionamento e l’installazione all’interno dei nostri spazi, sarà necessario espletare una pratica burocratica meno complessa rispetto a quella che sarà necessario istruire per una casa tradizionale realizzata un muratura.
Spesso nel web si incorre in erronee informazioni riguardo la disciplina tecnica e normativa che regola l’installazione di una casetta in legno all’interno della propria proprietà. Cerchiamo di fare chiarezza nel merito, definendo una volta per tutte gli aspetti normativi e le autorizzazioni necessarie per la costruzione di case in legno, indipendentemente dal fatto che si tratti di ville caratterizzate da dimensioni importanti o in alternativa di strutture di pochi metri quadrati, utilizzate come studiolo o piccolo deposito.
Nei paragrafi successivi andremo ad analizzare passo dopo passo la tipologia di permessi che sarà necessario ottenere per il posizionamento nei propri spazi di una struttura in legno. Definiremo inoltre il concetto di edificabilità di un terreno e la relativa richiesta di permesso di costruzione. Infine opereremo una panoramica relativa ai costi e alle sanzioni e pene previste dalla normativa vigente, per il reato di abusivismo edilizio, che si riferisce alla costruzione di un fabbricato senza aver ottenuto il relativo permesso.
- Case mobili senza permessi ne concessione ediliziaCapita, soprattutto fuori dalle grandi città, di possedere un terreno agricolo, o un’area non ben definita ma delimitata, su cui non è possibile costruire alcun tipo di struttura fissa. In questi casi solitamente si ricercano tutti gli escamotage esistenti per poter sfruttare al meglio quella zona senza incorrere in problemi e sanzioni.Una delle idee che spesso viene in mente a chi possiede questo tipo di terreno, è quella di mettere una casa mobile che non necessita di alcuna concessione edilizia. Ma questa soluzione non sempre è applicabile, le regole infatti possono cambiare in base alla destinazione del terreno e del tipo di installazione che si intende effettuare.Il Testo Unico dell’Edilizia vieta qualsiasi tipo di ancoraggio al suolo delle case mobili senza una concessione edilizia, a meno che non si tratti di una struttura ricettiva all’aperto, dotata di un allacciamento puramente temporaneo. Il terreno deve quindi avere una destinazione turistica, fondamentale per poter permettere questo tipo di operazione.Esistono però dei casi in cui non è necessaria alcuna concessione edilizia, ma queste regole devono essere rispettate alla lettera:
- il manufatto non deve risultare ancorato, può essere quindi rimosso e trasferito in qualsiasi momento;
- deve essere omologato per il trasporto su strada e posizionato su ruote;
- le necessità che deve soddisfare sono esclusivamente transitorie.
L’installazione permanente di una casa mobile senza concessione è un reato configurato come abusivismo edilizio.
Indice:
Edificabilità di un terreno
La costruzione o il posizionamento di una casa in legno, dovrà necessariamente avvenire su di un terreno edificabile, dopo aver ottenuto la relativa concessione edilizia; quest’ultima verrà rilasciata dal Comune di appartenenza.
Esaminando nel merito e consultando il Piano Urbanistico Comunale, sarà possibile chiarirsi le idee di quali siano le aree che rientrano in una zona edificabile. Il P.U.C. è di fatto lo strumento che regola la gestione delle attività di trasformazione urbana, rispettivamente all’interno del territorio di competenza.
Onde poter verificare con certezza la chiara ed esplicita edificabilità di un terreno, sarà necessario rivolgersi all’ufficio tecnico del proprio Comune di Residenza, inoltrando espressa richiesta.
Come avanzare richiesta di permesso di costruzione
Una volta che sarà stata accertata chiaramente e verificata l’edificabilità di un terreno, sarà possibile procedere con la richiesta dell’ottenimento del Permesso di Costruzione; quest’ultima dovrà essere presentata direttamente presso gli uffici del Comune di appartenenza.
Essere in possesso di un terreno edificabile non si traduce direttamente nell’assoluta certezza di poter ottenere una concessione edilizia; a tal proposito sarà opportuno rivolgersi alla consulenza di una figura professionale qualificata, quale un tecnico abilitato come un geometra, un architetto o un ingegnere: il professionista incaricato potrà occuparsi direttamente della presentazione del relativo progetto, opportunamente redatto e sviluppato, correlato da un’indagine geologica del sito interessato. Il Comune di appartenenza, dopo aver valutato con attenzione la documentazione tecnica presentata, scioglierà la riserva, decidendo se rilasciare o meno il permesso di costruzione.
È bene precisare che la regolamentazione relativa ai requisiti per la costruzione, varierà da un territorio all’altro; per tale ragione non è possibile redigere un disciplinare o un decalogo univoco in materia di concessioni edilizie.
Costi per la costruzione o l’installazione di una casa in legno
Quali sono i costi relativi alla costruzione e all’installazione di una casa in legno? Da un punto di vista meramente burocratico, le spese da sostenere saranno praticamente identiche, sia che si decida di costruire una struttura in legno o in muratura. Ovviamente optando per una struttura in legno, da un punto di vista tecnico si accorceranno notevolmente i tempi di posa in opera. Una casa in legno offre inoltre il vantaggio di avere un preventivo di spesa relativo al budget di investimento, decisamente più preciso ed attendibile di quanto non sia un preventivo per la costruzione di una struttura in muratura.
La costruzione di una struttura in legno, vi permetterà di beneficiare di un ottimo controllo della spesa. A tal proposito è bene precisare di come i migliori costruttori di case in legno, mettano a disposizione dell’utenza, preventivi assolutamente gratuiti ed estremamente precisi e dettagliati, in modo da potervi fornire una stima assolutamente precisa dei costi da sostenere.
Il reato di abusivismo edilizio
Premesso dei paragrafi precedenti che anche per la costruzione di un’abitazione in legno sarà necessario istruire una pratica relativa all’ottenimento di concessione edilizia, se si sarà sprovvisti dei permessi, si incorrerà nel reato di abusivismo edilizio. Quest’ultimo prevederà la punibilità in riferimento alla giustizia penale e secondariamente a livello amministrativo, attraverso alcune sanzioni comminate.
L’abusivismo edilizio è punito con ammenda e/o reclusione penale, passibile di prescrizione e da relative sanzioni amministrative pecuniarie. Alla sanzione penale e amministrativa seguirà inoltre il provvedimento di demolizione o la riduzione in pristino, o ancora la confisca o l’acquisizione gratuita al patrimonio dell’amministrazione competente, non passibile di prescrizione.
Posizionare una casetta in legno nel proprio giardino: come essere in regola
Se intendete acquistare un casetta in legno prefabbricata da posizionare all’interno della vostra proprietà o giardino, da utilizzare come deposito attrezzi, piccolo studiolo o ancora bungalow o piccola depandance, per essere in regola con le disposizioni di legge, dovrete procedere come segue: la pratica per il posizionamento di piccole strutture prefabbricate, prevederà la redazione di una piccola relazione tecnica illustrativa, relativa alla struttura che intendete posizionare nella vostra proprietà.
La relazione dovrà essere accompagnata da un disegno in pianta, nel quale saranno indicate le dimensioni della struttura e la sua rispettiva posizione; dovranno inoltre essere indicate le distanze di rispetto dai confini degli altri manufatti. Il nostro consiglio è quello di accompagnare tale relazione tecnica, con una documentazione fotografica e da una scheda tecnica della struttura che intendete acquistare.
L’elaborato tecnico da presentare agli uffici competenti del Comune di residenza dovrà necessariamente essere siglato da un professionista qualificato, quale un geometra, un architetto o un ingegnere. Se si procederà con la redazione della DIA, una volta che il documento sarà presentato, si dovrà attendere il tempo di 30 giorni: se in detti tempi non giungeranno delle comunicazioni contrarie da parte degli uffici tecnici del Comune di residenza, si potrà procede al posizionamento e installazione. Se in alternativa il Comune richiederà il Permesso di Costruire, in tal caso occorrerà attendere che il l’autorità preposta rilasci formalmente il documento.
Permesso comunale per casette in legno di piccole dimensioni
Una casetta da giardino prefabbricata in legno di piccole dimensioni (dai 6 ai 20 metri quadri circa) rientra nella materia della così detta edilizia libera. Per tale ragione queste strutture necessiteranno solamente di una semplice comunicazione di installazione.
Per strutture caratterizzate da misure più grandi, si renderà invece necessaria una pratica edilizia vera e propria, più o meno complessa, a seconda delle caratteristiche e delle dimensioni specifiche della struttura.
A chi rivolgersi per le pratiche autorizzative relative a casette prefabbricate in legno
Per avere informazioni specifiche e dettagliate, relative alla posa in opera di strutture prefabbricate in legno, potrete rivolgervi direttamente all’ufficio tecnico del vostro Comune.
Nel caso di una semplice comunicazione, potrete decidere di presentare la pratica direttamente. In caso della posa in opera di strutture più complesse e caratterizzate da dimensioni importanti, dovrete necessariamente avvalervi della consulenza di un professionista qualificato per l’espletamento della pratica edilizia da istruire presso gli uffici competenti. Se rientrerete nella disciplina dell’edilizia libera, non si renderà necessario eseguire calcoli strutturali o antisismici.
Casa prefabbricata su terreno non edificabile
Le case prefabbricate possono essere montate su un terreno non edificabile, ma devono rispettare determinata criteri riguardanti la loro mobilità. Non possono quindi essere effettuati tutti gli allacciamenti che la renderebbero fissa e più facilmente abitabile.
Negli ultimi anni, con la nascita di queste nuove case prefabbricate in legno, belle e semplici da costruire, è stata fatta parecchia confusione su cosa si potesse fare e cosa no.
Acquistarle è davvero molto facile e i prezzi non sono per niente proibitivi, con 20.000 euro si può comprare una bella casetta in legno dotata di porte, finestre e pavimenti. Ma il fatto che non si tratti di una struttura in cemento non rende libero il suo montaggio su qualsiasi tipo di terreno, i vincoli nazionali, regionali e soprattutto comunali sono molti e limitano la realizzazione di manufatti su qualsiasi tipo di area privata.
È possibile far rientrare nell’edilizia libera piccole case, grandi non più di 20 metri quadri, utilizzate come capanni per gli attrezzi, legnaie e molto altro. Devono essere facilmente removibili: senza fondamenta, ancoraggi al suolo o un qualsiasi tipo di allaccio, non devono in poche parole essere abitabili. Conviene però sempre fare una comunicazione di inizio lavori al comune in cui verrà costruita l’opera, inviando anche il progetto che si intende realizzare, evitando così problematiche future.
Strutture in legno senza permessi
Com’è già stato detto più volte, non è il materiale o il tipo di struttura a incidere o meno sulla richiesta di permessi, l’iter burocratico è lo stesso, sia che riguardi un manufatto in acciaio, cemento o legno.
Senza una concessione edilizia non è possibile costruire alcun tipo di abitazione, l’unica differenza è che nel campo della bioedilizia i tempi sono molto più ridotti rispetto all’edilizia tradizionale.
Tolto questo aspetto gli altri elementi sono tutti uguali, a partire dall’edificabilità del terreno, alla richiesta dei permessi di costruzione.
Prima di iniziare è importante rivolgersi all’ufficio tecnico comunale e a figure professionali competenti, in modo da redigere tutta la documentazione necessaria e scoprire tutte le norme specifiche che stabiliscono le regole in quella determinata zona.
Sarà poi il comune, dopo aver visionato tutta la documentazione e valutato la situazione, a decidere se rilasciare o no il permesso di costruzione.
Da un punto di vista burocratico i costi per una casa prefabbricata in legno sono uguali a un classico edificio in cemento. Procedere alla costruzione senza avere i permessi necessari configura un vero e proprio reato: l’abuso edilizio, punibile attraverso diverse sanzioni, sia da un punto di vista amministrativo che penale. Rischiando inoltre di veder confiscata, ridotta o ancor peggio, demolita la casetta in legno.
Seguire le regole e rispettare le normative edilizie è molto importante per evitare di ricadere nell’abusivismo edilizio, è inutile cercare scappatoie, cavilli burocratici o escamotage per evitare qualche permesso o di redigere determinate documentazioni. Fare tutto come previsto, rispettando le regole stabilite e contattando gli uffici preposti al momento opportuno, non può far altro che rendere tutto più semplice, chiaro e diretto. I risparmi si avranno in futuro, appena sarà terminata la casetta prefabbricata in legno e potrà essere utilizzata a seconda delle proprie necessità.