Ogni opera di tipo edilizio, secondo le disposizioni generali vigenti nel nostro Paese, necessiterà la richiesta del Permesso di Costruire, o in alternativa la presentazione della DIA, ovvero la Denuncia di Inizio Attività. Anche le casette prefabbricate da giardino, siano esse un garage, un gazebo, degli studi o delle piccole case vere e proprie, necessiteranno l’adempimento di detta disciplina.
La richiesta di Permesso di Costruire o la Denuncia di Inizio Attività dovranno essere redatte ed avanzate da personale professionale qualificato ed abilitato, come geometri, architetti o ingegneri, indipendentemente dal fatto che l’oggetto della richiesta sia un’opera precaria semplicemente poggiata sul terreno o un’opera fissata su fondazioni fisse e stabili.
In riferimento alla documentazione tecnica relativa ai permessi richiesti, è bene precisare che ogni Comune di residenza, avrà un proprio regolamento edilizio specifico e per tale ragione la disciplina varierà in riferimento al luogo nel quale l’opera edilizia dovrà essere collocata e predisposta. Per quanto concerne la regolamentazione e la disciplina relative alle casette prefabbricate in legno, solitamente la materia rientra nell’applicazione dell’edilizia libera, che si riferisce al Decreto dell’Aprile 2018.
Qualora non dovessero essere specificate particolari disposizioni all’intero del Regolamento Edilizio Comunale, sarà necessario fare riferimento alla Legge Nazionale vigente, ovvero il D.P.R, del 6 giugno 2001 n. 380, il Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia. Detto enunciato, all’Articolo 6 (Attività edilizia libera 1), recita quanto segue: “salvo più restrittive disposizioni, previste dalla disciplina regionale e dagli strumenti urbanistici, … i seguenti interventi possono essere eseguiti senza titolo abitativo” (senza dunque avanzare la richiesta di Permesso di Costruire). L’enunciato si pronuncia inoltre in riferimento agli Interventi di Manutenzione Ordinaria: “interventi volti all’eliminazione di barriere architettoniche, che non comportino la realizzazione di rampe o di ascensori esterni, ovvero di manufatti che alterino la sagoma dell’edificio”.
Da ultimo si fa riferimento ad opere temporanee per attività di ricerca nel sottosuolo, che abbiano carattere geognostico o siano eseguite in aree esterne al centro edificato. Tutto il resto necessiterà invece di Permesso di Costruire o DIA.
Indice:
Permessi necessari per casetta in legno per giardino
Prima di predisporre una casetta prefabbricata in legno, all’interno degli spazi del proprio giardino, sarà necessario essere in regola con la normativa vigente. Per procedere in regola con leggi e disposizioni, sarà necessario redigere una piccola relazione di carattere tecnico illustrativo: in sostanze bisognerà chiarire che tipologia di struttura si intenderà posizionare all’interno dei propri spazi. Detta dichiarazione dovrà inoltre essere accompagnata da un disegno in pianta, nel quale dovranno essere necessariamente indicate le relative dimensioni della struttura e la sua posizione con relative distanze e rispetto dei confini e dagli altri manufatti.
Il consiglio dei tecnici è quello di accompagnare la dichiarazione con eventuali allegati fotografici e schede tecniche, soprattutto se la casetta in legno che volete posizionare all’interno dei vostri spazi, sarà una struttura di tipo prefabbricato. L’elaborato relazionale e il disegno progettuale, dovranno essere necessariamente redatti e firmati da un professionista qualificato ed abilitato. Qualora si dovesse rendere necessario di procedere con la DIA, in tal caso, una volta che l’atto verrà presentato presso gli uffici comunali di residenza, sarà necessario attendere il tempo di 30 gironi lavorativi; se non dovessero giungere in dette tempistiche comunicazioni contrarie da parte delle autorità preposte all’esame della documentazione, si potrà procedere alla realizzazione. Se invece si procederà con l’avanzamento della richiesta del Permesso a Costruire, in tal caso sarà necessario che il Comune di residenza rilasci formalmente detto permesso.
Permessi comunali per casetta in legno e pratiche autorizzative
Per il posizionamento all’intero dei propri spazi di una casetta prefabbricata in legno di dimensioni variabili (dai 6 ai 20 metri circa), la disciplina rientrerà nell’applicazione dell’edilizia libera e si renderà pertanto necessario avanzare una semplice comunicazione di installazione. Se le misure della casetta prefabbricata in legno saranno invece più importanti, in dette circostanze, sarà necessario procedere con una normale pratica edilizia autorizzativa, più o meno complessa, in base alle caratteristiche e dimensioni della struttura.
Per ottenere informazioni specifiche, relative la posa in opera di case o garage in legno, potrete rivolgervi direttamente all’ufficio tecnico del vostro Comune di residenza: gli operatori sapranno fornirvi tutte le informazioni relative la comunicazione di installazione o la pratica edilizia complessa. Nel caso dovrete effettuare una semplice comunicazione di installazione, potrete decidere di presentare la pratica direttamente presso gli uffici comunali; nel caso decideste di predisporre nei vostri spazi strutture più complesse ed importanti, dovrete in dette circostanze avvalervi della consulenza professionale di un geometra o di un architetto.
La disciplina relativa all’edilizia libera, non necessita della realizzazione di calcoli strutturali o antisismici. Tuttavia è bene precisare di come alcuni Comuni di residenza potranno talvolta richiedere di presentare della documentazione aggiuntiva, anche se essa non sarà per legge obbligatoria. Nel caso il vostro Comune di residenza dovesse richiedervi di produrre documentazione aggiuntiva specifica, il nostro consiglio è in tal caso quello di rivolgervi alla consulenza di un professionista qualificato, come un geometra o un architetto che operano sul vostro territorio: il professionista potrà in dette circostanze, occuparsi direttamente delle relazioni con gli uffici preposti all’adempimento della pratica.
Tasse ed imposte per case in legno prefabbricate
Per quanto concederne il pagamento di tasse ed imposte per il posizionamento di una casa prefabbricata in legno all’interno di spazi privati, è bene precisare che per strutture caratterizzate da dimensioni di 3 metri per 3, non sono previste tasse. Qualora deciderete invece di posizionare una struttura caratterizzata da misure di 10 metri per 10, ad esempio per uso box-garage, laboratorio, studio o ancora depandance, in tal caso, sarà necessario redigere una pratica edilizia vera e propria, che contemplerà il pagamento di relative tasse.
Scegliere un tecnico abilitato per il posizionamento di una casetta in legno prefabbricata
Affidarsi alla consulenza di un tecnico abilitato per il posizionamento di una casetta in legno all’interno dei vostri spazi e il relativo espletamento della pratiche con gli uffici comunali preposti, è consigliato soprattutto se le dimensioni della struttura che intenderete predisporre nei vostri spazi, saranno relativamente importanti.
Nel caso in cui dovrete infatti dichiarare un struttura complessa, che non rientrerà nella disciplina e nella regolamentazione dell’edilizia libera, sarà necessario redigere una relazione tecnica approfondita. La documentazione dovrà descrivere nel dettaglio le caratteristiche della struttura prefabbricata e dovrà comprendere in particolare: una pianta in scala che attesti le dimensioni specifiche dell’opera, l’esatta collocazione all’interno dei vostri spazi e da ultimo la disposizione e il rispetto delle distanze da proprietà private o pubbliche altrui.
Come detto precedentemente, la dichiarazione dovrà essere redatta e siglata da un tecnico specializzato ed abilitato.
Casetta in legno nel giardino privato del condominio
Ci sono diversi fattori da considerare quando si vuole installare una casetta in legno nel giardino privato del proprio condominio tra cui:
- le normative locali
- il regolamento del condominio
- le caratteristiche della casetta stessa.
Qualora il giardino nel quale dovrà essere predisposta la casetta in legno, dovesse essere condominiale, in tal caso solitamente il Comune richiederà al condominio di conferire l’assenso al progetto attraverso la Dia: qualsiasi opera interna agli spazi condominiali, potrebbe infatti contribuire ad imbruttire l’aspetto del fabbricato.
Nel caso in cui il Comune di residenza non dovesse richiedere l’assenso dei condomini, in tal caso è comunque consigliabile sottoporre il progetto di realizzazione agli stessi condomini, redigendo per iscritto il relativo assenso della maggioranza, onde prevenire eventuali problemi e controversie in futuro tra gli inquilini dello stabile. In riferimento alle modalità relative le disposizioni per avanzare richiesta ed ottenere i permessi, esse dipenderanno espressamente dalle Leggi Regionali e dal Regolamento Edilizio Comunale.
In generale, se la casetta in legno non è stabilmente infissa al suolo e non è soggetta a DIA (Denuncia di Inizio Attività) o ad autorizzazioni, potrebbe essere possibile installarla. Tuttavia, è importante verificare con l’ufficio tecnico del proprio comune, poiché le normative potrebbero variare da un comune all’altro. È consigliabile anche consultare il regolamento del condominio per assicurarsi che non ci siano divieti specifici riguardo l’installazione di casette in legno o altre strutture simili.
Se il tecnico del comune ti ha detto che non è necessaria una DIA, è probabile che sia vero. Tuttavia, è sempre meglio verificare personalmente le informazioni, poiché possono esserci errori o incomprensioni. In caso di contestazione, non sarebbe possibile dimostrare che il geometra del comune ti aveva fornito informazioni diverse.
Quando si può procedere senza permessi?
Secondo il glossario semplificato dell’edilizia libera, esistono diverse strutture per le quali si può procedere senza richiedere permessi specifici. Questo perché le strutture sono di solito temporanee, non creano nuove superfici utili e non alterano la destinazione d’uso dell’area in cui vengono installate.
- Gazebo e Pergolato: Sia i gazebo che pergolati di limitate dimensioni stabilmente infissi al suolo non necessitano di permessi. Infatti, le strutture temporanee possono essere facilmente rimosse senza causare danni permanenti alla proprietà. Tuttavia, è importante ricordare che le dimensioni e le modalità di installazione di queste strutture possono variare in base alle regolamentazioni locali.
- Tenda: Le tende, indipendentemente dal loro uso, non necessitano di permessi poiché sono considerate strutture temporanee e facilmente rimovibili.
- Pergola Addossata e Autoportante: Questi tipi di pergole non necessitano di permessi a condizione che siano strutture non fisse e facilmente rimovibili. La pergola addossata, che viene installata contro un muro esistente della casa.
- Copertura leggera di arredo: Le coperture leggere di arredo, come ombrelloni o vele ombreggianti, non richiedono permessi. Queste strutture temporanee forniscono protezione dal sole senza creare nuove superfici abitabili o modificare l’uso dell’area in cui vengono installate.