Solitamente non vengono richiesti permessi relativi alla costruzione e al posizionamento delle casette in legno con spessore muri 45mm da giardino, se le strutture sono inamovibili, autoportanti e non richiedono la presenza di fondamenta o la predisposizione di ancoraggio.
Le strutture commercializzate da Mondocasette, sono tutte dotate di detti requisiti. La nostra azienda è inoltre in grado di fornire disegni tecnici che riguardano la costruzione. Per tale ragione, per tutti i permessi specifici, relazioni tecniche e calcoli strutturali relativi a queste tipologie di strutture, sarà necessario rivolgersi ad uno studio tecnico.
A tal proposito è bene precisare che vi sono Comuni che accettano soluzioni che escludono la necessità di avanzare la richiesta di costruzione o la presentazione del progetto dettagliato della struttura. Tuttavia, l’aspetto relativo a permessi, progetti e concessioni, andrà valutato caso per caso e vi saranno delle differenze procedurali ed operative a seconda della disciplina adottata dai diversi Comuni di appartenenza.
Indice:
Sanzioni e multe per la casetta in legno
Online le informazioni sono tante, confuse e frammentarie. La cosa migliore da fare, prima di procedere con l’acquisto e la costruzione di una casa in legno, è sicuramente rivolgersi a un esperto, inviando una richiesta scritta all’ufficio tecnico comunale, in modo da evitare sopralluoghi, denunce o problemi futuri.
Nel frattempo per ottenere un minimo di nozioni riguardo a questo argomento, è possibile consultare il Glossario Edilizia Libera, pubblicato nel 2018 che indica in maniera dettagliata tutti gli interventi che possono essere eseguiti nel rispetto delle norme e senza particolari restrizioni.
Sottolineando che regioni e comuni possono comunque decidere di aggiungere ulteriori regole.
Al numero 48 del Glossario sono elencate tra le strutture che possono essere costruite liberamente, ripostigli e manufatti non stabilmente infissi al suolo; ma nel testo si parla anche di dimensioni limitante che non sono specificate. Proprio per questo conviene contattare esperti nel settore che si occupano di questo argomento proprio nella zona in cui si desidera montare una casetta in legno.
Autorizzazione edilizia per casetta in legno
Per autorizzazione edilizia andrà inteso un titolo abitativo o meno, che il proprietario di un immobile dovrà possedere ai fini di un intervento lecito e previsto dalla normativa di legge vigente in materia edile.
A tal proposito è in primis importante puntualizzare di come taluni titoli abitativi dovranno essere intesi nel senso stretto del termine, dal momento che essi saranno vincolati ad apposita valutazione da parte delle autorità competenti. Altri titoli al contrario consisteranno semplicemente in una semplice comunicazione.
Per maggiori informazioni riguardo i permessi per la costruzioni di case in legno vi consigliamo di leggere il nostro articolo sulle concessioni edilizie
Disciplina di edilizia libera per casette prefabbricate in legno
Non occorrerà operare alcuna comunicazione o segnalazione al Comune di appartenenza, tanto meno richiedere un’autorizzazione specifica per procedere all’eliminazione di barriere architettoniche, per le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle forniture degli immobili. Un esempio classico è rappresentato dalla sostituzione delle porte o ancora delle piastrelle. In tal caso, come è comprensibile, non sarà necessario avanzare richiesta di autorizzazione al Comune di appartenenza, poiché la materia rientra nella disciplina dell’edilizia libera.
Per i piccoli lavori in materia edilizia, da realizzare all’interno di abitazioni o attività produttive, è oggi possibile consultare un glossario unico, che disciplina l’edilizia libera in tutto il Paese. Per quanto riguarda le autorizzazioni relative alla costruzione e predisposizione all’interno della proprietà di strutture prefabbricate in legno, rientrano nella disciplina dell’edilizia libere, le strutture realizzate senza scopo di lucro, quali ad esempio barbecue in muratura, fontane, muretti, fioriere, panche e ovviamente anche strutture come gazebo di piccole dimensioni, non stabilmente infisse al suolo: tali strutture potranno essere ad esempio casette in legno prefabbricate ad uso gazebo, ricovero per gli attrezzi, studioli e strutture realizzate per altre finalità specifiche.
Installazione casetta in legno
Per l’installazione di una casetta in legno all’interno della propria proprietà, sarà comunque sempre necessario allinearsi alla disciplina adottata dal proprio Comune di appartenenza: rispettare le disposizioni del Comune di appartenenza sarà fondamentale per evitare di incorrere in futuro in fastidiose contestazioni o sanzioni.
Ogni Comune tende ad interpretare la normativa nazionale in modo tendenzialmente soggettivo, in base al proprio territorio, alle caratteristiche paesaggistiche, alle esigenze della cittadinanza e considerando altre varianti e fattori specifici. Per tale ragione non vi è la possibilità di esprimersi in termini univoci, in riferimento ad un disciplina comune per la costruzione o il posizionamento all’interno dei propri spazi di una casetta prefabbricata in legno.
Tuttavia è bene precisare che a partire dallo scorso anno (2018) sono rientrate a far parte della disciplina dell’edilizia libera, anche le casette in legno ad uso porta attrezzi; è difficoltoso stabilire e non è dato sapersi in termini generali, quale sia la dimensione massima che sarà accettata da ogni Comune di residenza per il posizionamento nei propri spazi di una casetta in legno. In nostro consiglio è a tal proposito quello di dichiarare sempre e comunque la funzione d’uso della struttura che intendete predisporre nei vostri spazi, nelle richieste di autorizzazione che avanzerete agli uffici tecnici del vostro Comune di appartenenza.
Tendenzialmente possiamo affermare che le casette di legno prefabbricate di piccole dimensioni, rientrano della disciplina dell’edilizia libera e pertanto permessi ed autorizzazioni saranno caratterizzati da un iter burocratico decisamente più semplice e rapido, se paragonato a i permessi e alle autorizzazioni che riguardano l’edilizia civile e residenziale convenzionale. E’ comunque sempre importante informarsi in modo dettagliato ed approfondito, presso l’ufficio tecnico del vostro Comune di appartenenza o avvalendosi della consulenza di un tecnico professionista qualificato, quale un geometra, architetto od ingegnere.
Normativa generale casette prefabbricate in legno
Cimentandosi nella ricerca delle fonti normative comunali relative alla predisposizione nei propri spazi privati di una struttura prefabbricata in legno, ci si imbatte in una molteplicità di acronimi quali CIL, CILA, DIA, ecc.Non sempre è facile orientarsi e a volte si rischia di perdersi in una molteplicità di disposizioni ed articolazioni normative. Per tale ragione urge fare chiarezza. Per evitare di fare confusione è estremamente importante avere le idee chiare sul tipo di costruzione che si intende acquistare e predisporre all’interno di una proprietà privata.
La normativa vigente che disciplina la materia delle strutture prefabbricate in legno, non può prescindere dalle Leggi Regionali e dal Regolamento Edilizio Comunale: ogni Comune ha infatti la possibilità di deliberare in modo autonomo e per tale ragione le normative locali varieranno molto a seconda della particolarità del territorio del Comune.
Qualora nel Regolamento Edilizio Comunale non fossero specificate disposizioni specifiche, sarà in tal caso necessario considerare la legge nazionale, ovvero il Testo Unico delle Disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia.
D.I.A. e Permesso di Costruire
In edilizia, in linea generale, qualsiasi opera, per essere realizzata necessiterà di una D.I.A., ovvero di una denuncia di inizio attività; in alternativa, per intraprendere un’opera edile, sarà necessario avanzare la richiesta di Permesso di Costruire, sia che si tratti di un’opera di carattere precario, ovvero semplicemente appoggiata sul terreno, sia che l’opera sia dotata di fondamenta fisse.
Per comprendere come tali dichiarazioni dovranno essere inoltrate avanti gli uffici competenti e come i permessi verranno rilasciati dalle autorità preposte, sarà necessario fare riferimento in primis alle Leggi Regionali e successivamente al Regolamento Edilizio Comunale. Ogni Comune potrà deliberare autonomamente: possiamo affermare che a tal proposito molto dipenderà dal luogo nel quale l’opera dovrà essere predisposta ed installata.
Qualora in merito alle fonti citate non dovesse essere stata espressa alcuna informazione specifica, in tal caso sarà necessario fare riferimento alla Legge Nazionale, ovvero il Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamenti in materia edilizia.
Ci vogliono i permessi per costruire una casetta in legno di 20 mq?
Un altro fattore da prendere in considerazione per capire se si può realizzare una casetta in legno, senza richiedere alcun permesso, è la sua dimensione. Strutture molto piccole rientrano nell’edilizia libera, ma per altre più grandi bisogna far riferimento alle specifiche comunali e regionali.
Lo stesso Glossario di Edilizia Libera non indica alcuna misura precisa, parla solo di ‘misure limitate’. Ma come si può capire se la casetta in legno è della giusta dimensione? In fin dei conti senza alcun riferimento o cifra è abbastanza relativo il concetto di grandezza.
Generalmente le varie regioni e i comuni italiani hanno stabilito una regola più o meno comune per differenziare le strutture che necessitano di Denuncia di Inizio Attività (DIA) oppure di un Permesso Di Costruire (PDC), rispetto a quelle che possono essere realizzate senza alcuna autorizzazione. Proprio per questo motivo, una casetta in legno di 20 metri quadri può essere realizzata liberamente.
Conviene fare comunque sempre una comunicazione di installazione.
Esiste un altro piccolo cavillo da verificare prima di procedere al montaggio di questi piccoli edifici: bisogna assicurarsi che nella zona non esista alcun vincolo paesaggistico e ambientale. In tal caso potrebbe essere vietato installare qualsiasi tipo di struttura nel proprio giardino.
Quindi non è importante l’utilizzo che si vorrà fare della casetta in legno, ma è fondamentale non superare i 20 metri quadri se si vuol evitare di richiedere permessi e autorizzazioni. Contattare un professionista è comunque sempre la soluzione migliore per evitare problemi.
Anche se si decide di annettere la struttura all’abitazione principale, creando una piccola dependance, è necessario procedere nel modo giusto, richiedendo tutti i permessi e le autorizzazioni del caso.
Costruire Dependance in giardino, permessi e autorizzazioni
Una piccola stanza dove rilassarsi, ospitare amici e parenti, un minialloggio per i figli che stanno diventando grandi. Una dependance può diventare moltissime cose e con la giusta organizzazione si può trasformare anche in un grazioso miniappartamento. Un luogo magico, arioso e ben illuminato, totalmente immerso nella natura e nel verde del giardino.
Decidere di ampliare la propria abitazione con una soluzione del genere, può essere un’ottima idea per allargare gli spazi senza dover fare grossi lavori di muratura.
Ma anche in questo caso le normative non sono chiare e oltre al dubbio su quali permessi e autorizzazioni richiedere, c’è anche il dilemma delle tasse. Non sempre devono essere pagate su questo tipo di ampliamenti, molto dipende come sempre dalle normative interne di regioni e comuni.
Solitamente però, chi decide di ampliare la propria casa annettendo una dependance in legno, opta per una struttura abbastanza grande, in cui si possa almeno mettere qualche mobile, una cucina, e magari un bagno. Superando quindi di gran lunga i dieci metri quadri. Con queste dimensioni è necessario procedere con la richiesta dei permessi e preparare tutte le pratiche che comporteranno il pagamento delle relative tasse.
Decreto del Fare in merito a posizionamento casette prefabbricate in legno
In riferimento al posizionamento e all’installazione all’interno di spazi privati di casette prefabbricate in legno, è bene citare un’ulteriore fonte normativa. Il Decreto del Fare – Dl 60/2013, integra l’originale definizione di interventi di nuova edilizia, attraverso una modifica atta a semplificare l’installazione di strutture mobili quali bungalow e casette prefabbricate in legno; la fonte normativa si rivolge ad installazioni posizionate all’interno di strutture ricettive con temporaneo ancoraggio al suolo, all’aperto, utilizzate per la sosta e il soggiorno di turisti.
In tal caso non sarà pertanto necessario avanzare richiesta di Permesso di Costruire, purché la collocazione di dette strutture sia operata in conformità con le Leggi Regionali e al progetto autorizzato al momento del rilascio del permesso a costruire per le strutture ricettive. In particolare, il Comma 4 dell’Articolo 1 del Decreto del Fare si occupa nel merito di interventi di nuova costruzione per la sosta ed il soggiorno di turisti.
Raccogliere informazioni prima di procedere ad installare una casetta in legno nei propri spazi
Prima di procedere al posizionamento e all’installazione di una struttura prefabbricata in legno all’interno dei propri spazi, ricordiamo ancora una volta di quanto sia importante raccogliere informazioni dettagliate, consultando le norme comunali e le Leggi Regionali; queste ultime potranno essere certamente più restrittive delle Norme Nazionali vigenti.
Sui regolamenti edilizi comunali in particolare, si potranno infatti trovare ulteriori restrizioni che potrebbero riguardare ad esempio l’altezza delle strutture, le dimensioni e la destinazione d’uso.
Se vi sorgeranno dubbi che sussistano divergenze tra strutture in muratura o in legno, o tra strutture che necessitano di fondamenta e strutture semplicemente appoggiate al suolo, è bene puntualizzare che la Legge, per quanto riguarda permessi ed autorizzazioni, non prevede distinzioni. Se dunque non siete sicuri di come procedere, dopo aver consultato tutte le fonti normative, richiedete ulteriori informazioni ad un funzionario tecnico del vostro Comune di appartenenza.
Testo Unico delle Disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia.
L’Articolo 6 del Testo Unico delle Disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, enuncia che salvo più restrittive disposizioni previste dalla disciplina regionale e dagli strumenti urbanistici, e comunque nel rispetto della altre normative di settore aventi incidenza sulla disciplina dell’attività edilizia e in particolare delle disposizioni contenute nel Decreto Legislativo n. 490, del 29 Ottobre 1999, i seguenti interventi potranno essere eseguiti senza la necessità di possedere il titolo abitativo: gli interventi che riguardano la manutenzione ordinaria, ovvero gli interventi edilizi relativi le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e gli interventi che riguardano l’integrazione o il mantenimento in efficienza degli impianti tecnologici già esistenti; gli interventi finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche, che non comportino la realizzazione di rampe o di ascensori esterni, ovvero di manufatti che vadano ad alterare la sagoma dell’edificio; infine le opere a carattere temporaneo per attività di ricerca del sottosuolo, di carattere geognostico ed eseguite in aree esterne al centro edificato.Applicazione dell’edilizia libera e glossario 2018
Per fare ulteriore chiarezza sulla normativa vigente relativa alla costruzione ed installazione di casette prefabbricate in legno, è bene citare il Glossario Edilizia Libera, uscito nell’Aprile 2018.Il testo racchiude le principali opere che possono essere eseguite senza la necessità di possesso del relativo titolo abitativo, ovvero senza bisogno della Cila, Scia e Pdc.
A questo punto sorge spontanea la domanda: le casette prefabbricate in legno rientrano nella materia dell’edilizia libera? Per rispondere a questo quesito dovremo dunque rivolgerci al sopra citato Glossario Edilizia Libera, e specificatamente al numero 48, nella categoria “aree ludiche ed elementi di arredo delle aree di pertinenza”: in questa categoria sono citati i ripostigli per gli attrezzi, come manufatti accessori di limitate dimensioni e non infissi al suolo stabilmente.
Da questa classificazione si evince dunque che le case prefabbricate in legno di questa tipologia, rientrano espressamente nella disciplina di edilizia libera; a questa affermazione segue tuttavia un grande ma, dal momento che nel testo si parla espressamente di dimensioni limitate, senza specificare nel merito alcuna misura di riferimento. Il numero riferito alle dimensioni potrà variare da Regione a Regione o addirittura da Comune a Comune.
Le norme regionali e comunali potranno infatti risultare più restrittive rispetto alla Legge Nazionale che regola e disciplina la materia. Sarà possibile trovare sui rispettivi Regolamenti Edilizi Comunali ulteriori limitazioni per quanto attiene l’altezza, la dimensione e la destinazione d’uso di una struttura. In particolare, per quanto attiene le dimensioni e la metratura di una casetta prefabbricata in legno che si desidera predisporre all’interno dei propri spazi privati, esse non sempre rappresenteranno gli unici aspetti da tenere in considerazione: in alcune disposizioni regionali ad esempio si considerano anche l’elemento della distanza della struttura da eventuali confini o strade e si pone molta attenzione agli aspetti legati ai vincoli di carattere paesaggistico.
Ciò detto sarà sempre opportuno prestare attenzione anche alla predisposizione di strutture adibite ad uso garage, laboratorio o ancora depandance o struttura di ricovero per gli attrezzi da giardino. A volte vi sarà la possibilità che le pratiche edilizie necessarie per l’installazione di una struttura prefabbricata in legno comportino il pagamento di tasse.
Permessi installazione casetta prefabbricata: rivolgersi ad un esperto
Dopo aver consultato con la massima attenzione la Normativa Nazionale e le relative fonti regionali e comunali, in caso di ulteriori dubbi sarà opportuno rivolgersi ad un professionista in grado di fornirvi una consulenza specializzata.
Per chiarire ogni dubbio sarà inoltre possibile rivolgersi ad un funzionario dell’ufficio tecnico del vostro Comune di residenza, possibilmente facendo una richiesta formale in forma scritta. In questo modo potrete evitare di incappare in eventuali multe, sanzioni o richieste di demolizione, nel caso il Comune dovesse effettuare nel tempo dei sopralluoghi.
Predisposizione casette in legno in contesti condominiali
Altra questione da considerare con attenzione sarà la predisposizione di strutture prefabbricate in legno all’interno di proprietà condominiali. Molti condomini dispongono di importanti spazi verdi nei quali potrebbe essere considerata la possibilità di installare una struttura prefabbricata in legno, adibita ai più svariati utilizzi.
A tal proposito è bene precisare di come alcuni Comuni richiedano necessariamente l’assenso di tutti i condomini al progetto, per realizzare questo tipo di installazioni.
Anche per quanto attiene l’installazione di una casetta prefabbricata in legno in spazi condominiali, sarà preferibile rivolgersi ad un tecnico specializzato del Comune di residenza, per chiarire ogni dubbio e non rischiare di incorrere in spiacevoli sanzioni; la consulenza professionale sarà fondamentale, soprattutto in circostanze particolari che non rientrano nella materia dell’Edilizia Libera.
Casette in legno: come evitare di incorrere in sanzioni
A volte consultarsi con un professionista in grado di chiarirvi ogni dubbio e mettervi in condizioni di operare nella consapevolezza del pieno rispetto della normative nazionali e locale, è l’unico modo per scongiurare totalmente la possibilità di incorrere in sanzioni future.
In particolare, nel caso in cui ci si trovi a dover dichiarare una struttura complessa che non sia disciplinata dalla materia dell’Edilizia Libera, sarà necessario stilare una relazione tecnica specifica.
Quest’ultima dovrà essere corredata da una documentazione approfondita che descriva nel dettaglio le caratteristiche della struttura prefabbricata che si intende predisporre all’interno dei propri spazi: in base alla relazione tecnica saranno concessi i permessi relativi all’installazione di una struttura prefabbricata in legno complessa.
In detta fattispecie la relazione tecnica dovrà espressamente fornire una pianta in scala che attesti la dimensione dell’opera, l’esatta collocazione di quest’ultima e da ultimo la disposizione e il rispetto delle distanza da proprietà altrui e da strade pubbliche e private.
La dichiarazione, unitamente alla documentazione integrata dovrà essere necessariamente firmata ed approvata da un tecnico specializzato.
Cosa si può modificare senza permesso?
Disposizione Cucina
Se disponi di una cucina arredata in modo non funzionale, senza alcun tipo di permesso avrai la possibilità di cambiare la disposizione di mobili e sedie per migliorarne l’aspetto.
Trasforma il tuo garage
Dai un tocco nuovo di vita e originalità al tuo garage e trasformalo in uno spazio ricreativo aggiungendo un tavolo da ping-pong o un calcio balilla per divertirti con amici e parenti. Assicurati però di non ampliare la superfice del tuo box verso l’esterno dell’abitazione.
Miglioramenti Ecologici
I miglioramenti ecologici non necessitano di permessi, per rendere la tua casa più eco-friendly puoi installare dei pannelli solari che accumulano energia durante il giorno utilizzandola per l’illuminazione interna della tua casetta in legno risparmiando sulla bolletta dell’elettricità. Un’altra miglioria da apportare riguarda l’aggiunta di doppi o tripli vetri alle finestre, in questo modo ridurrai lo sbalzo termico fra l’ambiente esterno ed interno
Sostituzione finestre
Se vuoi semplicemente sostituire le tue finestre, questo può essere fatto senza approvazione, fintanto che lo stile rimanga in armonia la facciata dell’edificio. Con modifiche sostanziali all’aspetto della tua proprietà, è meglio consultare il tuo comune o chiedere un consulto da un architetto con esperienza.
Illuminazione esterna
L’aggiunta di un’illuminazione esterna alla tua casetta solitamente non richiede alcun tipo di permesso. Tuttavia, dovrai assicurarti che non infastidisca i tuoi vicini di casa regolando l’intensità luminosa, infine, controlla che la luce non punti verso la loro proprietà.
Miglioramenti esterni
Finché non vivi in un edificio storico o in un’area protetta, sei libero di apportare modifiche alle pareti esterne dell’abitazione. Queste operazioni possono includere:
•Modifica del colore
•Aggiunta di un rivestimento
•Aggiunta di piastrelle
Nonostante i nostri consigli e indicazioni, se non ti senti ancora sicuro, consulta le regole applicate dal tuo comune di zona per accertarti di rispettare la legge senza dover incorrere a sanzioni.
Casette in legno: perché è importante la coibentazione?
Le casette in legno sono realizzate completamente con un materiale che assicura una notevole protezione visto la caratteristica isolante che offre il legno.
Se la casa è a scopo abitativo è fondamentale proseguire con la coibentazione per potenziare le prestazioni, ma anche per aumentare la durata di vita, renderla accogliente e agibile come una casa normale di cemento.
Con il termine “coibentazione” si indica una tecnica usata per isolare gli ambienti interni onde evitare dispersioni di calore con l’esterno. Questa tecnica si svolge per garantire sia l’isolamento termico della casa (cappotto termico) sia l’isolamento acustico. In tutti e due i casi vengono usati dei pannelli di diverso tipo frapposti tra due superfici, che consentono di mantenere il calore in inverno e gli ambienti freschi in estate, evitando in questo modo la dispersione. È possibile coibentare tutto, dal tetto ai muri fino ai pavimenti, applicando pannelli in tutta la struttura al fine di ottenere un perfetto isolamento. Ma andiamo a vedere a cosa serve coibentare una casetta in legno.
A cosa serve coibentare una casetta in legno?
Oltre a evitare l’inquinamento acustico e a ottimizzare le prestazioni termiche della casa, la coibentazione è in grado di fornire un migliore livello di protezione contro l’umidità. Tuttavia, i pannelli utilizzati per la coibentazione possono essere di origine sintetica o vegetale: quelli di origine vegetale sono i più consigliati, perché sono ottimi isolanti e atossici, come il sughero; quelli di origine minerale sono maggiormente resistenti all’umidità.
Inoltre, un corretto isolamento è un duplice vantaggio visto che garantisce un grande risparmio sulla bolletta. Effettivamente, il calore non si disperde, gli spifferi non entrano e le prestazioni sono sempre garantite.
In conclusione, si può dire che le casette in legno sono davvero resistenti e la coibentazione serve a proteggerle ancora di più e a rendere la loro durata ancora più longeva, creando il giusto confort ambientale e un notevole risparmio di denaro e calore.