Per installare all’intero della propria proprietà una struttura prefabbricata in legno da utilizzare come box auto, è importante sapere che solitamente sono necessari alcuni permessi, anche se tutto dipenderà dalla zona di pertinenza. Prima di intraprendere la fase di installazione di un box auto e di un qualsiasi manufatto all’interno del proprio giardino o terreno, è consigliabile acquisire tutte le informazioni relative agli eventuali permessi necessari, presso l’ufficio tecnico del proprio Comune di residenza; a tal proposito è bene precisare di come nel nostro Paese siano in vigore regolamenti edilizi comunali, che variano da Comune a Comune.
In riferimento alle disposizioni comunali, i principali vincoli che potranno limitare l’installazione di un box in legno, potrebbero essere rappresentati dalle misure della struttura, dalla sua altezza, dalle distanze con i terreni confinanti o strade pubbliche e private e infine dalla presenza di eventuali vincoli di tipo ambientale o paesaggistico, che caratterizzeranno il terreno in questione: tutti questi vincoli potranno essere maggiormente restrittivi da un Comune all’altro.
Cos’è una rimessa per auto prefabbricata?
Negli ultimi anni si è sviluppata la tendenza ad acquistare dei posti auto prefabbricati, per ovviare al problema dei garage e dei posteggi auto.
Infatti, chi dispone di un ampio spazio o di un giardino, può decidere di costruire un box auto di discrete dimensioni, in base alle proprie esigenze, senza dover provvedere alla fabbricazione di uno spazio chiuso permanente, molto più costoso e impegnativo.
Si tratta di rimesse molto efficienti e con una velocità di montaggio non indifferente. Ne esistono di diverse tipologie e, naturalmente, in base al materiale scelto varierà anche il loro costo. Ci sono modelli in legno, tra i più economici ed eco-sostenibili, ma anche tra i più delicati, che necessitano di una manutenzione e un controllo costante.
Altre rimesse, poi, possono essere costruite in lamiera, anch’esse piuttosto economiche, ma decisamente più resistenti del legno; oppure in materiale coibentato, termoisolante e con una forte resistenza agli agenti atmosferici. Decisamente più stabile, sicuro ed efficiente, quest’ultimo modello ha la pecca di costare molto.
Per quanto riguarda la costruzione di una rimessa auto prefabbricata, oltre a stabilire posizione, materiale, grandezza e prezzo in base alle proprie esigenze, si dovrà provvedere alla stipula di un permesso per la sua costruzione.
Si parla, infatti, pur sempre di un prefabbricato di discrete dimensioni che andrà costruito su uno spazio che deve essere predisposto ad accoglierlo. Dunque, è necessario farsi rilasciare un permesso di costruzione dal
Comune di appartenenza, oppure una DIA, ossia Denuncia di Inizio Attività (di costruzione). È bene tenere a mente che ogni Comune ha delle specifiche regole per quanto riguarda questo tipo di edilizia e quindi è necessario chiarire ogni dubbio con l’ufficio tecnico di riferimento prima di intraprendere i lavori, per non rischiare di dover interromperli, o peggio, eliminarli del tutto. Sono comunque ottime soluzioni per ricreare un box utile al posteggio dell’auto, ma anche a guadagnare un po’ di spazio aggiuntivo per riporre biciclette e attrezzi.
Certificazione di un tecnico abilitato per costruzione di un box in legno
Prima di effettuare la predisposizione di una struttura prefabbricata in legno all’interno della vostra proprietà, oltre ad informarvi presso l’ufficio tecnico del vostro Comune di residenza, il nostro consiglio, soprattutto se avrete dei dubbi in merito alla normativa vigente, è quello di rivolgervi alla consulenza di un tecnico abilitato; quest’ultimo saprà fornirvi una consulenza professionale accurata e chiarirvi ogni dubbio in merito alla normativa vigente, onde evitare di incorrere in sanzioni pecuniarie o in provvedimenti di demolizione della struttura, con notevole aggravio di costi a vostro carico.
Sanzioni box in legno senza permesso
Se si procede all’installazione di un box auto in legno senza i relativi permessi, si potrebbe incorrere in una serie di sanzioni; a tal proposito è sempre importante prestare la massima attenzione alla normativa del Comune interessato ed informarsi in modo esaustivo sugli eventuali permessi necessari per l’installazione di queste tipologie di strutture all’interno di un terreno o di un giardino privato.
Il rischio di procedere all’installazione senza prestare la dovuta attenzione alla normativa di riferimento, sarà inoltre quello di incorrere nel reato di abuso edilizio.
Box in lamiera serve autorizzazione?
L’edilizia e l’urbanistica sono due materie piuttosto complesse, ricche di argomenti contrastanti. Per grandi strutture e lavorazioni ci si rivolge a personale esperto che conosce bene tutte le norme ed i cavalli burocratici, presenti soprattutto all’interno di regolamenti comunali e regionali.
Ma quando l’intera abitazione è terminata e ci si ritrova a vivere la casa, il giardino e tutte le sue pertinenze, capita che ci si renda conto di alcune mancanze e nascano nuove idee e progetti perfetti per completare tutta l’area antistante l’edificio e renderla più utile, pratica e confortevole.
Spesso basta un semplice box in lamiera per parcheggiare l’auto, accatastare la legna, organizzare le attrezzature da giardino e fare molte altre cose indispensabili per organizzare al meglio gli spazi.
Nonostante sia un lavoro rapido e che si può fare in autonomia, è sempre bene informarsi sulla possibilità di procedere senza dover richiedere autorizzazioni e permessi al comune, può capitare infatti che anche questi manufatti vadano specificatamente muniti di titolo abilitante dal punto di vista urbanistico.
La scelta migliore è sempre quella di contattare l’ufficio tecnico della propria zona, in modo da fugare ogni dubbio.
In linea generale, non è necessario richiedere alcun tipo di autorizzazione per la realizzazione di un piccolo deposito per gli attrezzi o qualsiasi altra modesta costruzione in lamiera. Non possono essere liberamente fatte opere a consistente impatto edilizio, il volume di tali strutture non deve incidere in maniera permanente sull’assetto generale dell’abitazione principale.
In alcuni casi anche il TAR si deve esprimere per tali questioni, ma nella maggior parte dei casi, se il box in lamiera è una struttura piccola e non collegata all’edificio principale in un rapporto di stretta consequenzialità funzionale, può rimanere al suo posto o essere realizzato senza correre il rischio di doverlo demolire in futuro.
Permessi e autorizzazioni box in legno: regole generali
La regola generale che disciplina la materia dell’edilizia, vuole che ogni opera, comprese le casette prefabbricate in legno come bungalow, box e altre tipologie di strutture, necessiti della relativa richiesta di Permesso di Costruire o in alternativa della presentazione di una Denuncia di Inizio Attività (DIA), presentata al Comune interessato e redatta da un tecnico abilitato, come un geometra, un architetto o un ingegnere.
Le regole generali riguardano sia le opere edilizie con fondazioni fisse, che le strutture semplicemente appoggiate al terreno, come ad esempio le strutture prefabbricate in legno. Ogni Comune è dotato del proprio Regolamento Edilizio e per tale ragione i permessi e le autorizzazioni specifiche dipenderanno dal luogo nel quale dovrà essere effettuata l’installazione della struttura in legno.
In termini generali possiamo affermare che per il posizionamento di un piccola struttura prefabbricata in legno all’interno di una proprietà, si rientra nella disciplina dell’edilizia libera, secondo quanto espresso del Decreto dell’Aprile 2018. Se si intende posizionare una struttura in legno all’interno di uno spazio condominiale, in tal caso il Comune richiederà l’assenso del condominio al progetto presentato con la Denuncia di Inizio Attività; a tal proposito è bene precisare che qualsiasi opera interna potrebbe di fatto imbruttire il fabbricato, a detta dei condomini.
Nella fattispecie in cui dovesse avvenire che il Comune non richiederà l’assenso sul progetto al condominio, è comunque consigliabile sottoporre il progetto all’approvazione degli altri condomini, facendo mettere per iscritto l’assenso della maggioranza; la forma scritta sarà importante per prevenire problemi e controversie future. Le modalità secondo le quali si potrà ottenere l’autorizzazione, dipenderanno in parte dalle Leggi Regionali e dal Regolamento Edilizio Comunale.
Qualora non dovessero essere specificate particolari disposizioni dal Regolamento Edilizio Comunale, in tal caso si dovrà fare riferimento alla Legge Nazionale, ovvero al D.P.R. del 6 Giugno 2001 n. 380, Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia.
Essere in regola con un box in legno
Per essere in regola con l’installazione di un box in legno all’interno della propria proprietà, senza rischiare sanzioni, sarà opportuno come detto precedentemente informarsi con attenzione e scrupolo presso gli Uffici Comunali e redigendo se necessario, una piccola relazione tecnica illustrativa che descriva in modo puntuale la struttura che si intende realizzare; la descrizione potrà essere accompagnata da un disegno in pianta, nel quale saranno indicate le dimensioni della costruzione e la sua posizione, comprese le distanze di rispetto dai confini e dagli altri manufatti.
Nel caso provvediate alla redazione di questa piccola relazione tecnica, il nostro consiglio è quello di allegare al documento delle foto e schede tecniche, nel caso la struttura in legno sia di tipo prefabbricato. Questo tipo di piccolo elaborato o disegno progettuale dovrà essere siglato da un tecnico abilitato, quale un geometra, un architetto o un ingegnere. Nel caso la normativa vigente dovesse invece richiedere di procedere con la DIA, una volta che quest’ultima verrà presentata agli uffici comunali competenti, basterà attendere il tempo di 30 giorni: se in detti tempi non giungeranno comunicazioni contrarie, si potrà procedere con la realizzazione e l’installazione della struttura. Se si avanzerà in alternativa richiesta con Permesso di Costruire, occorrerà in tal caso che il Comune rilasci detto permesso formalmente.
Si può costruire un garage in legno in giardino?
Il confine tra nuova costruzione ed edilizia libera è molto fine e sempre difficile da definire. E’ ormai appurato che una struttura di piccole dimensioni e facilmente removibile può essere realizzata tranquillamente in un giardino, ma un garage in legno è molto più grande e importante di un semplice capanno e la sua progettazione causa nuovi dubbi e incertezze.
Molte sono le variabili che incidono sulla costruzione di una tettoia in legno da mettere nel proprio giardino. Prima di tutto bisogna capire quali saranno le sue dimensioni e il tipo di ancoraggio alla base.
Il materiale non incide in alcun modo sul dover richiedere o meno i permessi e sicuramente un locale dove mettere al riparo la propria automobile, dovrà essere abbastanza grande da poterla parcheggiare comodamente e ancorato saldamente al suolo. Inoltre, sarà necessario un basamento in cemento, fondamentale per evitare il deterioramento del terreno dovuto allo stazionamento della vettura nel garage.
Tutti questi elementi sottolineano quanto sia necessario realizzare una struttura solida e robusta per riparare l’automobile, permanente e difficile da demolire. Proprio per questo occorre richiedere all’ufficio tecnico comunale tutti i permessi necessari prima di iniziare a fare i lavori. Non basterà quindi una semplice DIA (denuncia di inizio attività) ma un vero e proprio permesso di costruire, poiché il garage è fisso e duraturo nel tempo.
Box in legno e permessi comunali
Per quanto attiene i permessi comunali relativi al posizionamento nei propri spazi privati di un box in legno, generalmente possiamo dire che una struttura di piccole dimensioni, dai 6 ai 20 metri quadri circa (con alcune variazioni da Comune a Comune), rientra nella disciplina dell’edilizia libera e pertanto necessiterà di una semplice comunicazione di installazione.
Per strutture caratterizzate da misure più importanti, sarà probabilmente necessaria una pratica edilizia vera e propria, più o meno complessa a seconda delle caratteristiche della struttura. Per avere tutte le informazioni relative alle pratiche autorizzative per la posa in opera di un box in legno, sarà sempre bene rivolgersi presso l’Ufficio Tecnico del vostro Comune di residenza; nel caso si renderà necessaria una semplice comunicazione di installazione, potrete decidere di presentare voi stessi la dichiarazione presso gli uffici competenti. In caso di strutture più complesse sarà invece opportuno avvalervi della consulenza di un geometra o di un architetto.
Calcoli strutturali per box prefabbricato in legno
Se il box in legno che dovrete predisporre nei vostri spazi rientrerà nella disciplina dell’edilizia libera, in tal caso non sarà necessario effettuare calcoli strutturali o antisismici.
Tuttavia alcuni Comuni potrebbero richiedere di produrre della documentazione aggiuntiva, anche se non obbligatoria, da allegare alla comunicazione di installazione; in questa fattispecie, il nostro consiglio è quello di rivolgervi anche in questo caso alla consulenza professionale di un geometra o di un architetto, per la redazione della documentazione richiesta.
Pagamento tasse installazione box in legno
Per strutture prefabbricate in legno di dimensioni di 3 metri per 3, non vi saranno tasse relative all’installazione delle stesse. Se si realizzerà invece una struttura caratterizzata da misure di rispettivamente 10 metri per 10, ad uso box, laboratorio, depandance o altre tipologie di usi specifici, probabilmente sarà necessario operare la redazione di apposita pratica edilizia che comporterà inevitabilmente il pagamento di tasse.
Tettoia in legno Carport, ci vogliono i permessi?
Il carport è una risorsa da sfruttare nel caso in cui non si possa costruire un box auto chiuso, è una pensilina che tiene al riparo le vetture da sole, pioggia e altri agenti atmosferici.
Sono molte le persone che decidono di costruire un carport nel proprio giardino anziché un vero e proprio garage. Le motivazioni sono le più svariate, sicuramente questo tipo di costruzione è molto più economica, semplice e rapida da realizzare. Protegge inoltre le automobili dai raggi solari e da eventi atmosferici senza impattare troppo sul paesaggio e sul giardino della casa.
La parola carport sta proprio a significare ‘posto auto coperto’, questo prodotto quindi serve esclusivamente per tenere al riparo i veicoli. Ma trattandosi di una tettoia serve o no il permesso di costruire? Sicuramente sono molto più semplici da montare rispetto a un garage e anche più economiche. I tempi di realizzazione sono piuttosto rapidi e il lavoro può anche essere effettuato in autonomia, acquistando solamente il materiale necessario o direttamente la pensilina da assemblare.
Prima di procedere è però necessario fare un piccolo progetto per capire la dimensione del pergolato, il tipo di ancoraggio da effettuare, se al suolo o all’edificio principale e infine valutare la solidità e stabilità della struttura.
Sono proprio questi gli elementi che stabiliranno quali permessi e autorizzazioni vanno richiesti al comune in cui verrà realizzata la struttura.
Qualsiasi sia l’idea iniziale è sempre meglio richiedere informazioni all’ufficio tecnico che si occupa dell’area e soprattutto farlo in maniera scritta, in modo da avere tutto documentato nel caso ci fossero problemi con il vicinato o per eventuali controlli.
Il bOX PER CAVALLI NECESSITA DI CONCESSIONE EDILIZIA?
La costruzione di un box in legno per cavalli all’interno di una proprietà privata, destinato esclusivamente ad ospitare gli animali o delimitare uno spazio personale, non richiede alcuna autorizzazione edilizia.
Per realizzare questo tipo di recinto, è importante che i pali di legno siano saldamente fissati al terreno e che la copertura in lamiera sia impermeabile, in modo da garantire la protezione degli animali dalle intemperie. Inoltre, è opportuno verificare se ci sono eventuali restrizioni riguardanti la costruzione di recinti nella propria zona.
Tuttavia, se il recinto è destinato ad un uso diverso, come ad esempio riparo per le persone o come magazzino per attrezzature, potrebbe essere necessario richiedere un permesso edilizio. In ogni caso, è sempre consigliabile consultare le leggi locali e rivolgersi alle autorità competenti per ottenere ulteriori informazioni sulla costruzione di un recinto.