Il legno è un materiale perfetto per realizzare solide strutture: mobili, casette in legno prefabbricate con spessore 45 mm, edifici e capannoni. Dal forte potere isolante termico ed estremamente flessibile, è in grado di resistere ad agenti atmosferici, all’invecchiamento e a forti calamità naturali. Purtroppo però se non viene trattato e lavorato adeguatamente, con il passare del tempo può avere problemi più o meno gravi, dovuti all’umidità, alla formazione di funghi e alla nascita di parassiti infestanti.
Generalmente queste malattie colpiscono la pianta quando non è ancora stata tagliata, essendo ”viva” è una forma di nutrimento per queste categorie che crescono e prolificano, ma grazie ad adeguati trattamenti è possibile arrestare questo tipo di processi, sia per gli alberi, sia per gli assi o i pannelli in corso di lavorazione.
Purtroppo però non è sempre così semplice eliminare funghi e parassiti che oltre a sapersi nascondere molto bene e a comparire solo quando il danno è ormai molto grave, si differenziano in base al tipo di legno e alla sua resistenza. Metodi casalinghi e naturali sono dei semplici palliativi che spesso migliorano la situazione ma non la risolvono del tutto, in certi casi sono indispensabili interventi specifici e professionali.
Indice:
Quali sono i funghi del legno presenti nelle case?
Se i principali criteri riguardanti il controllo dei tagli e l’essiccazione del legno vengono rispettati dalle attività, è quasi impossibile che possano svilupparsi funghi e parassiti sulle strutture in legno, ma se si tralasciano alcuni elementi è molto probabile che nel corso degli anni inizino a sorgere problemi più o meno gravi alle travature e al resto degli edifici.
Gli organismi che possono nascere sono però differenti e alcuni possono creare danni ben più gravi di altri, i funghi cromogeni ad esempio vivono grazie al contenuto del lume cellulare ma non danneggiano chimicamente le pareti, il loro attacco causa una colorazione anomala della superficie e la struttura rimane totalmente integra. Questi elementi si sviluppano in zone particolarmente esposte agli agenti atmosferici che quindi hanno un tasso di umidità che supera il 30%.
Anche i parassiti distruttori proliferano maggiormente se l’umidità va oltre al 20%, ma al contrario degli altri, i funghi cariogeni demoliscono la cellulosa e provocano così la Carie del legno che può essere Bruna, Bianca o Soffice in base alla consistenza del materiale attaccato dagli organismi. Il danno maggiore viene provocato dalle larve di questi insetti che si nutrono del legno e scavano delle vere e proprie gallerie al suo interno.
Il comportamento di questi organismi è però ingannevole, la loro azione distruttiva rischia di rimanere invisibile finché il danno non diventa davvero troppo grave o irrisolvibile. Alcuni funghi attaccano poi in maniera più specifica determinati legnami, agendo con un’aggressività davvero dirompente che rende praticamente impossibile qualsiasi tipo di intervento.
Il rischio per le strutture in legno danneggiate da questi parassiti è che diventino addirittura pericolanti e inagibili, soprattutto gli edifici più antichi vanno valutati con estrema prudenza, anche se all’apparenza possono sembrare sani, l’attacco degli organismi può aver ”svuotato” del tutto le travature e le pareti.
Come eliminare i funghi del legno
Prima di risolvere il problema della Carie del legno è necessario tentare di affrontare il problema alla base, eliminando l’eccesso di umidità che provoca la proliferazione di questi organismi.
Per affrontare queste situazioni il fai da te è generalmente sconsigliato, è possibile fare un tentativo solo nel caso in cui il danno è relativamente piccolo e la struttura ancora solida e sicura.
Dopo aver in qualche modo ridotto il tasso di umidità sulla superficie è necessario rimuovere l’infestazione, partendo da un punto interessato e agendo su circa un metro di raggio. E’ possibile seguire queste fasi in autonomia, oppure contattare un esperto che utilizzerà elementi più specifici e professionali.
Se la zona interessata è piccola si possono praticare delle leggere bruciature che uccideranno immediatamente il parassita, per pareti grandi conviene contattare un tecnico che al posto del fuoco sfrutterà il metodo della sabbiatura che eliminerà il problema spruzzando un getto di sabbia sull’area interessata, rimuovendo funghi e altre infestazioni rapidamente e senza troppe difficoltà.
Il legno pulito va poi trattato con un conservante specifico, indispensabile per proteggere la superficie da altri probabili attacchi.
Per prevenire ancora di più l’insorgere di nuovi organismi conviene spruzzare e lasciare agire del funghicida su tutta la zona, passandolo anche sulle superfici vicine in legno.
Utilizzare della vernice catramante per proteggere ancora meglio tutta l’area può servire per eliminare eventuali parassiti e funghi che sono riusciti a sopravvivere alla prime fasi e può contribuire a scongiurare eventuali nuovi attacchi.
Per proteggere le strutture dalla Carie del legno è fondamentale utilizzare solo prodotti specifici, cercare di risparmiare in questi casi non può far altro che peggiorare la situazione, nascondendo organismi ancora in vita sotto a vernici o solventi scadenti che permettono al parassita di sopravvivere e continuare ad agire indisturbato.
Quando escono i tarli e cosa odiano?
I tarli del legno si riconoscono perché vivono parte della loro vita all’interno di questo materiale e ne traggono gli alimenti necessari per vivere e riprodursi. Sono molto utili in natura poiché attaccano alberi caduti, morti o malati, ma all’interno delle abitazioni sono davvero molto pericolosi, riescono a rosicchiare tutto quello che trovano se fatto in legno e possono rendere, con il passare del tempo inagibili case ed edifici.
Negli ultimi anni, con il ritorno delle case in legno sono aumentati anche i problemi riguardanti questi piccoli animaletti, ma non solo, all’interno di alcune abitazioni si insediano anche gli acari che sono semplicemente dei parassiti dei tarli e possono provocare reazioni allergiche e problemi alla pelle di chi vive all’interno di queste strutture.
Il modo migliore per eliminare del tutto questi parassiti è sicuramente attraverso un trattamento antitarlo a microonde che può essere eseguito solo da mani esperte, attraverso l’utilizzo di attrezzature specifiche che sfruttano il principio delle onde per scaldare il legno tanto da uccidere tarli, batteri e microrganismi. E’ molto importante prestare particolare attenzione quando si svolgono questo tipo di operazioni: un trave carbonizzato può diventare ancora più pericoloso e instabile di un altro mangiato solamente dai tarli.
Ma prima di contattare un esperto se il problema non è così grave è possibile provare ad eliminare i tarli utilizzando semplici rimedi naturali che un tempo erano le uniche tecniche disponibili e nonostante tutto funzionavano nella maggior parte dei casi:
La lavanda è considerata uno dei migliori anti-tarli naturali, utilizzata sotto forma di saponetta, olio essenziale o inserita all’interno di normalissima sacchettini, infastidisce questi microscopici insetti e li tiene lontani da mobili e cassetti.
Le bucce essiccate di arance o limoni fungono da veleno per tutti i parassiti che infestano il legno;
Anche i chiodi di garofano, la cannella e l’aglio sono dei potentissimi antiparassitari e tengono lontani i tarli e moltissimi altri insetti.
Cipresso, Ippocastano e l’olio di patchouli venivano utilizzati già nell’antichità e ancora oggi possono servire per regalare fantastiche profumazioni alla casa e allontanare i fastidiosi nemici del legno.
I Tarli Volano?
Sapere se i tarli volano è una curiosità che ha generalmente chi si ritrova ad avere questi parassiti in casa e non riesce in alcun modo a debellarli.
La maggior parte delle persone non sa dare una risposta a questa domanda, ma gli esperti che hanno osservato e continuano a studiare questi piccoli insetti sanno che i tarli volano. Non è però un atteggiamento dato dalla fame o dalla necessità di spostarsi da un mobile a un altro, dispiegano le ali e si spostano per distanze più grandi esclusivamente per la riproduzione. Dopo questa fase le loro ali rimangono leggermente aperte e non più molto tempo per sopravvivere. Per impadronirsi del legno di tutta la casa si muovono solo con le loro zampe.
E’ comunque molto raro vedere i tarli ad occhio nudo, è possibile percepire la loro presenza durante la notte, quando si sente grattare all’interno di un trave o una parete, o si possono intravedere i tipici buchini tondi attraverso cui agiscono.
Il volo dei tarli è quindi l’ultimo dei problemi quando si ha una casa in legno e ci si rende conto di avere questi fastidiosissimi nemici al suo interno, fondamentale è agire in maniera rapida e immediata, magari con il supporto di un professionista e delle sue attrezzature specifiche.