Quando si parla delle casette in legno abitabili 80 mq costruite con questo fantastico materiale ci si sofferma molto sull’ legno come isolante termico, sulla capacità di proteggere dal freddo, sulla sua durata e su moltissimi altri fattori che lo rendono unico e indispensabile per determinate strutture. Ma quasi mai si sente nominare lo sfasamento termico, nonostante sia un argomento davvero importante e che merita di essere trattato e studiato a fondo.
Chi desidera ottenere una casa davvero efficiente da un punto di vista energetico, deve conoscere tutti gli elementi che contribuiscono al miglioramento del processo di isolamento termico degli edifici che se costruiti in fibre di legno o lana di roccia, hanno già un’ottima base di partenza e tutti i presupposti per consentire al proprietario di risparmiare sul riscaldamento e condizionamento della struttura.
Raggiungere il giusto comfort all’interno di una casa in legno è possibile, non solo d’inverno grazie all’isolamento, ma anche dal caldo durante l’estate con lo sfasamento termico che protegge dalle alte temperature e consente di vivere bene e di risparmiare con la propria abitazione prefabbricata durante ogni stagione e periodo dell’anno.
Conviene comunque entrare più nello specifico e capire cosa si intende per sfasamento termico, come viene calcolato questo valore, in che modo ottenerlo e perché è importante conoscerlo.
Cos’è lo sfasamento termico e da cosa è influenzato?
Lo sfasamento termico fa riferimento alla differenza di tempo che passa da quando si registra la massima temperatura su una parte della superficie esterna della struttura in legno e ciò che viene rilevato appena si raggiunge la temperatura massima sulla parte interna corrispondente.
Detto in altre parole sta ad indicare il tempo che impiega l’onda termica estiva a penetrare dall’esterno verso l’interno attraverso un involucro che può essere un tetto, i muri, le pareti e molto altro.
Nonostante possa sembrare un parametro relativamente semplice, può essere influenzato da moltissimi fattori:
- La rapidità con cui i materiali cambiano la loro temperatura in relazione a una fonte di calore interno o a quella dell’ambiente esterno, questa proprietà viene riconosciuta in fisica come inerzia termica;
- La capacità termica di un materiale che viene trovata calcolando quanto impiega a rilasciare il calore all’interno di un determinato ambiente, più il processo è lento più è elevata la capacità termica di un elemento;
- Il volume e la massa del materiale scelto.
Più è alto lo sfasamento, più il caldo impiegherà del tempo per passare dall’esterno all’interno della parete. Questo parametro è davvero molto importante, soprattutto in determinate zone che sono costituite da un clima mediterraneo caratterizzato da altissime temperature estive e inverni miti e umidi.
Come aumentare lo sfasamento termico?
Aumentare lo sfasamento termico delle case in legno si può, è solo necessario prendere alcuni accorgimenti prima di iniziare con il montaggio e la costruzione della struttura, alcuni fattori sono davvero determinati per quanto riguarda l’isolamento di un edificio dal caldo e dal freddo.
- Utilizzare solo materiali di altissima qualità, sia per quanto riguarda il legno sia la lana di roccia o qualsiasi altro elemento con cui si intende realizzare la propria casa. Il legno è sicuramente il migliore, essendo completamente naturale e con un’ottima capacità di accumulo del calore che impiega davvero molto tempo a raggiungere le superfici interne, mantenendo in questo modo le abitazioni piacevolmente fresche.
- Prestare moltissima attenzione durante tutte le fasi di montaggio che dev’essere eseguito in maniera scrupolosa per evitare la dispersione e formazione di ponti termici;
- Montare infissi validi e dotati di vetrocamere isolate. Oltre a garantire un comfort termico isoleranno la casa anche da fastidiosi rumori esterni;
Studiare attentamente la progettazione degli spazi interni, conviene sempre posizionare verso sud cucina e soggiorno e a nord è meglio evitare troppe finestre e aperture. Sono ideali le camere da letto perché utilizzate esclusivamente durante la notte, momento in cui è gradita una temperatura più fresca.
Come si calcola lo sfasamento termico?
Il calcolo dello sfasamento termico viene definito dalla UNI EN 13786 e alla sua base ci sono tre parametri dati da prodotti edili:
- λ= conduttività termica (W/mK) che sta ad indicare quanto i materiali riescono a trasmettere il calore;
- ρ= densità (kg/mc) è il rapporto tra massa e volume di una determinata sostanza;
- c= capacità termica massica (J/kgK) indica quanto calore viene scambiato tra l’ambiente e il materiale e il conseguente cambio di temperatura.
L’indicatore che riassume questi tre valori è δ= √(λ∙T/π∙ρ∙c)
Questi calcoli non sono effettivamente così semplice e chi desidera costruire una casa in legno può affidarsi a Ingegneri esperti nel settore che saranno in grado di valutare quale possano essere le soluzioni migliori per rendere il più possibile la casa isolata sia dal freddo sia dal caldo.
Cosa è l’inerzia termica?
Un altro dei parametri da conoscere e tenere in considerazione prima di realizzare la propria casa in legno è l’inerzia termica, una proprietà fisica che incide sulla velocità dei materiali di cambiare la loro temperatura, in relazione a una fonte di calore interno o all’ambiente esterno. Questo elemento è davvero molto importante e serve ad assicurare il giusto risparmio energetico e il miglior comfort termoigrometrico.
Ed è proprio l’inerzia termica a provocare lo sfasamento e lo smorzamento, in sostanza le oscillazioni termiche date dalla variazione della temperatura esterna influiscono pochissimo sul microclima interno di un edificio, proprio perché il passaggio viene smorzato e ritardato il più possibile dalle pareti dell’intera struttura.
Sicuramente è quasi impossibile definire in maniera precisa il risultato ottenuto, la risposta non è un calcolo statico che non tiene conto delle varie oscillazioni giornaliere e di tantissimi altri piccoli fattori che possono influire sulla temperatura, per ottenere valutazioni più precise conviene esaminare in maniera più dinamica e realistica tutti i vari elementi.
Trovare la giusta soluzione non è però così semplice, se la casa si trova in un clima particolarmente freddo conviene isolare nel miglior modo possibile la struttura, se invece il caldo è molto più presente e fastidioso è meglio dotare l’edificio di un’elevata inerzia termica, attraverso massimi e grani spessori.
Esistono luoghi in cui il clima è temperato, proprio come l’Italia in cui conviene realizzare strutture ibride, in grado di ridurre i consumi sia in estate sia durante l’inverno, in ogni caso conviene sempre rivolgersi ad esperti di case in legno che sapranno sicuramente valutare quale possa essere la soluzione migliore in base alle temperature, agli agenti atmosferici e ad altri elementi che ad un occhio poco competente possono sembrare irrilevanti.
Cosa dice la normativa a riguardo:
L’indicatore di sfasamento termico è stato inserito e riconosciuto a norma di legge da pochissimi anni, il DM 26/06/2009 lo definisce un ritardo tra il flusso termico entrante e massimo della temperatura dell’ambiente esterno. Il valore minimo proposto dal decreto è di 10 ore per raggiungere l’esatto comfort estivo. E’ ottimale un valore superiore alle 12-13 ore che permette al calore di entrare la sera, quando la temperatura si abbassa, si aprono le finestre e arriva l’aria fresca.
E’ giusto sottolineare anche che esistono carichi di calore interni dati dagli elettrodomestici, dalle persone che vivono all’interno della casa e dalla cottura dei cibi.
Una struttura con un buon indice di sfasamento termico può consentire di risparmiare davvero tanto, i costi energetici per raffrescare verranno ridotti al minimo se non eliminati del tutto, le componenti principali delle abitazioni che devono fermare l’onda di calore sono quelle opache, come ad esempio il tetto e le pareti che se realizzati con materiali validi e certificati sono in grado di far risparmiare davvero tanto.
Un elemento a cui bisogna prestare attenzione e che resta l’anello debole delle strutture in legno, sono le finestre e le vetrate, in zone dove le temperature sono molto alte conviene cercare di oscurarle adeguatamente durante il giorno per evitare l’innalzamento delle temperature all’interno della casa e il famoso effetto serra. Al contrario durante le tiepide giornate primaverili il fabbricato verrà riscaldato gratuitamente e in maniera del tutto naturale.