La casa ad impatto zero è l’ultima frontiera della bioedilizia: grazie alla giusta combinazione di tecnologia e materiali si riducono al minimo i consumi energetici. Mantenendo una temperatura costante e grazie al giusto isolamento, è possibile utilizzare poco o per niente dispositivi di riscaldamento o raffreddamento.
Ogni aspetto del progetto deve però essere valutato con attenzione, senza tralasciare alcun dettaglio: gli ambienti interni, la posizione dell’edificio, i materiali da utilizzare e la tecnica di realizzazione.
Gli standard progettuali di una casa ecologica riguardano qualsiasi fabbricato: residenziale, privato o pubblico. Generalmente interessano le nuove costruzioni di case in legno abitabili e non, ma possono anche riferirsi a interventi di ristrutturazione. Sono inoltre applicabili in qualsiasi luogo, non esiste alcun limite a livello geografico. Nonostante vengano spesso fatte nel Nord Europa, sono adatte a qualsiasi clima.
Perfette sia per proteggere dal caldo che dal freddo.
Esistono alcuni aspetti a cui va prestata la massima attenzione per progettare una casa passiva funzionante al 100% che risulti totalmente autosufficiente:
- Esposizione solare;
- Ventilazione meccanica;
- Isolamento termico;
- Fonti energetiche rinnovabili.
- Forma
Noi di Mondocasette produciamo da anni case in legno prefabbricate, autosufficienti e che rispettano tutti gli standard previsti per una casa passiva e totalmente autonoma. Utilizziamo i migliori prodotti presenti sul mercato, l’abete nordico è quello più indicato per questo tipo di costruzioni, grazie a questo materiale le strutture sono perfettamente isolate, resistenti e durature.
I nostri architetti si impegnano ogni giorno a rendere il più possibile autonome le casette, attraverso l’utilizzo di pannelli fotovoltaici, sistemi di ricircolo dell’acqua e l’ottimo isolamento che solo il legno sa dare. Ultimamente ci stiamo anche occupando della realizzazione di edifici off grid che non necessitano di alcun allaccio alla rete elettrica o idrica nazionale.
La casa ad elevata efficienza energetica: cos’è?
Casa passiva, autosufficiente, a elevata efficienza energetica.
Sono termini che si sentono sempre più spesso, soprattutto negli ultimi anni, da quando è aumentata l’attenzione verso il nostro pianeta.
Utilizzare fonti energetiche rinnovabili, ridurre l’inquinamento ed evitare gli sprechi sono solo alcuni degli aspetti da considerare, per non saturare ancora di più un territorio ormai pieno di rifiuti e debilitato dalla presenza dell’uomo.
Le abitazioni a impatto zero vengono generalmente realizzate in legno che garantisce un’elevata resistenza meccanica a eventi sismici, un ottimo isolamento termico e acustico. Permettendo anche di ridurre l’impatto ambientale e i consumi energetici, grazie alla sua facile reperibilità e al costo contenuto. Può quindi essere considerato una delle fonti rinnovabili tra le più accessibili e ecosostenibili.
L’obiettivo di una casa passiva è di incrementare e potenziare il rendimento energetico, attraverso studi e progetti mirati allo sfruttamento delle risorse rinnovabili, come ad esempio l’energia solare utilizzando pannelli fotovoltaici e l’apertura di finestre che consentano ai raggi di entrare irradiando luce e calore.
Esiste anche una soluzione per migliorare l’isolamento termico di un edificio: le pareti in legno sono spesse circa trenta centimetri, per ridurre le dispersioni termiche conviene quindi investire su un cappotto esterno, il più valido è in polistirene espanso che riduce ben del 50% il consumo di energia.
La definizione di casa passiva è molto specifica, per essere tale un’abitazione deve produrre in autonomia una quantità di energia essenziale per il suo fabbisogno senza superare i 15 kWh per metro quadro all’anno. Gli strumenti per ottenere questo valore sono: l’irraggiamento solare, il calore prodotto da chi vive in casa e quello degli elettrodomestici.
Un requisito che devono avere gli edifici prefabbricati in legno, previsto dal protocollo Casa Clima 2009, è la tenuta d’aria che consiste nell’ermeticità e permeabilità dell’abitazione in modo da ridurre il più possibile la formazione di condensa. Una casa passiva deve quindi mantenere il giusto comfort abitativo sfruttando al massimo le risorse naturali.
Caratteristiche di un’architettura sostenibile
L’edilizia è in continua evoluzione e soprattutto per noi italiani, gli immobili sono visti come investimento, la costruzione di case difficilmente si arresterà un giorno.
Ma sicuramente ci saranno delle differenze dalle classiche abitazioni che conosciamo oggi. Gli edifici diventeranno più energeticamente efficienti e sostenibili e con il passare del tempo le strutture saranno in totale equilibrio con l’ambiente che le circonda.
Sono gli stessi professionisti a ricercare sempre nuove soluzioni che possano rendere le case autonome e in armonia con la natura. Proprio per questo si parla di architettura sostenibile.
Ma tra i vari obiettivi non c’è solo l’attenzione al risparmio e lo sfruttamento di energie rinnovabili. La bioedilizia deve utilizzare materiali naturali, come cocco, fibre di legno, sughero e lana per la coibentazione. Anche gli infissi hanno una particolare attenzione, proprio per migliorare l’isolamento termico si applicano per finestre e porte doppi vetri e pannelli speciali.
La scelta della posizione è poi fondamentale, capire il giusto orientamento di finestre e lucernari è molto importante per migliorare l’esposizione alla luce naturale. Degli impianti controllati di ventilazione meccanica contribuiscono a mantenere una buona qualità dell’aria dentro ogni singola stanza, ma non sempre sono necessari, per le case piccole basta qualche attenzione in più da parte dei proprietari.
E come tutte le cose gli edifici hanno un inizio e una fine e l’architettura sostenibile pensa anche a questo, al momento in cui la struttura terminerà il suo ciclo vitale e verrà distrutta. I materiali da cui è costituita dovranno essere semplici da smaltire e per niente pericolosi per la natura. Non come le attuali abitazioni che hanno detriti inquinanti e difficili da eliminare.
Casa passiva e Zero Net Building, qual è la differenza?
Le tendenze in campo edile non riguardano solo le case passive, esiste infatti una nuova frontiera dell’architettura sostenibile: la Zero Net Building.
Anche se possono sembrare la stessa cosa, queste due scuole di pensiero sono molto differenti:
La casa passiva è una struttura studiata e progettata per ridurre fino al 90% le spese che riguardano il riscaldamento. Si cerca il più possibile di eliminare la dispersione termica e di sfruttare al meglio la luce solare e il suo calore. Fanno la differenza anche le persone che vivono all’interno della casa e gli elettrodomestici utilizzati.
Questa soluzione è nata proprio nelle aree più fredde della terra, dove gli inverni sono rigidi e le spese di riscaldamento molto alte. Negli ultimi anni questa tendenza si è spostata verso i paesi scandinavi, la Germania e nelle aree più a nord degli USA, ma non solo, anche in zone in cui il clima è più mite si sta puntando a realizzare abitazioni ecosostenibili che permettono di risparmiare su tutte le utenze, compreso il riscaldamento.
La Zero Net Building è una filosofia di costruzione relativamente recente, basata sulla realizzazione di strutture che producono attivamente energia, creando un equilibrio tra fabbricazione e consumo.
Tutti i bisogni di queste case vanno quindi raggiunti con fonti rinnovabili: miglior isolamento termico possibile, pannelli fotovoltaici e cisterne per il ricircolo dell’acqua, diventano fondamentali in questi edifici che possono essere quasi considerati vivi.
Riuscire a ottenere tutto questo non è però così semplice, per avere la certezza che si raggiunga una parità tra energia prodotta e consumata è necessario avere un piccolo surplus nella produzione che al momento si fa ancora fatica a raggiungere.
La vera sfida sta nel costruire non solo abitazioni private totalmente autonome, ma anche strutture più grandi, edifici pubblici, in cui sono presenti molte apparecchiature elettriche e non è possibile ridurre i consumi.
Architetti e ingegneri continuano ogni giorno a lavorare su questi obiettivi, sperando in un futuro non troppo lontano di poter vivere in un mondo basato solo sul risparmio e sulle nuove energie, senza continuare a inquinare e sprecare fonti non rinnovabili.