Avere una casa completamente propria è il sogno di ogni persona. Una casa indipendente è il simbolo dell’autonomia, della privacy e della libertà di vivere e di creare la propria abitazione personalizzata in base ai propri gusti e interessi.
Tuttavia, oggigiorno, fabbricare una casa da zero non è impossibile ma molto dispendioso anche in termini di tempo. La burocrazia italiana, molte volte, ostacola indirettamente la fabbricazione di edifici a causa dei tempi biblici richiesti per ottenere le varie documentazioni. Un ulteriore freno a tali lavorazioni che caratterizza il periodo attuale è rappresentato dalla lentezza delle importazioni dei materiali necessari per l’ingegneria edile.
Tutto ciò, però, può essere superato attraverso l’acquisto di case prefabbricate in legno.
Esse rappresentano l’alternativa migliore a quelle in muratura e sono considerate come la proposta economica più eco-sostenibile sul mercato.
Affinché si compia una scelta consapevole, sarà necessario osservare diverse caratteristiche di queste tipologie di edifici e confrontarle con quelle delle case tradizionali.
Di seguito quindi analizzeremo i vantaggi e svantaggi delle abitazioni prefabbricate in legno, disponibili di ottima qualità su mondocasette.com, soffermandoci sui dettagli più importanti.
Indice:
I vantaggi delle case prefabbricate in legno
Il legno è una componente naturale impiegata in diverse produzioni (non solo edilizie) e, nonostante di solito venga trattato con agenti chimici tendenzialmente pericolosi, esso conserva la sua utilità anche alla fine del ciclo di vita di un prodotto o un’abitazione. Ciò vuol dire che, anche quando una casa in legno non è più abitabile, la materia prima non è necessariamente smaltita in discariche (sebbene l’alternativa migliore sia arderla) ma può essere re-impiegata per diversi scopi. Tutto ciò si traduce in eco-sostenibilità nel senso che esse sono ecologiche e riciclabili.
Il legno ha delle caratteristiche tecniche e meccaniche notevoli: prima di tutto è molto leggero, è un materiale sicuro e ha una bassa rigidezza. Quest’ultima qualità, che si traduce nella capacità di assorbire meglio l’energia di un terremoto, è importante da osservare in quanto attribuisce all’abitazione un’elevata resistenza antisismica rendendola più sicura.
Oltre a ciò, esso gode di un’ottima capacità di isolamento termico che favorisce la riduzione dell’uso di condizionatori o altri metodi di riscaldamento. Di conseguenza, diminuiscono i consumi energetici poiché tali abitazioni risulteranno fresche d’estate e calde d’inverno. Tuttavia, si raggiunge la stessa efficienza energetica di edifici tradizionali e stesso livello di isolamento.
Un effetto a catena è la riduzione dei costi per produrle ma anche per mantenerle, infatti, si stima che si riducano circa del 30-40%.
Le case prefabbricate vengono definite tali poiché la struttura portante prevede l’assemblaggio di pezzi prodotti precedentemente in stabilimenti industriali. Tale assemblaggio risulta essere molto rapido e ciò influisce sul tempo necessario per la conclusione della commessa. Per questo motivo, un ulteriore vantaggio è proprio la rapidità di fabbricazione relativa alla struttura che si aggira dai 2 ai 4 mesi.
È importante però sottolineare che il tempo richiesto per completare i restanti lavori (fondamenta, impianti, finiture e così via) è lo stesso delle case tradizionali in laterizio.
Svantaggi delle case prefabbricate in legno
Visti i punti di forza, adesso procediamo con i punti di debolezza. Sebbene siano numericamente inferiori, essi non devono essere trascurati e sottovalutati, anzi, se vengono trascurati, possono causare la demolizione.
È importante prima di tutto sottolineare che, di solito, il legno costituisce una parte trascurabile dell’intera costruzione. In generale, le mura prefabbricate possono essere di due tipi: completamente o parzialmente costruite con la materia prima in questione. Nel primo caso, per la struttura portante, per l’isolamento e per i tamponamenti si fa ricorso solo al legname. Per comprendere meglio, questi ultimi sono elementi posti tra la parete esterna e quella interna e possono escludere elementi di isolamento.
Nel secondo caso, quindi pareti parzialmente in legno, lo sarà solamente la struttura a telaio. Per riempire lo spazio vuoto tra le mura esterne e interne, in questo caso si può optare per la lana di roccia o altri materiali la cui scelta non ha limiti e dipende dalla classe energetica che si intende ottenere e dal benessere ricercato.
I primi punti di debolezza sono il marciume e l’umidità. Nonostante tale materiale sia trattato con specifici prodotti chimici fin dal principio che ne preservano l’integrità per un periodo di tempo relativamente esteso, il legno è comunque soggetto a tali fenomeni nella stessa misura in cui lo può essere una casa tradizionale in laterizio o tufo leccese. Il legname, in ogni modo, può essere protetto da afidi, batteri, muffe, acqua e anche umidità attraverso l’uso di aggiuntive sostanze chimiche come solventi organici, gassosi e igniritardanti. Ciò non vuol dire che si scongiura tale criticità bensì si evita che gli effetti negativi si propaghino a dismisura e fuori controllo.
Collegato all’umidità è il rischio di alluvioni o inondazioni. Anche se tali case vengono poste su superfici piane, sollevate, alla base delle quali vi sono delle solide fondamenta in cemento, non si può escludere la possibilità che si verifichi una calamità imprevista e incontrollabile come un’alluvione. Entrambe le tipologie di abitazioni subiscono danni da eccessiva acqua con la differenza che quelle in laterizio o pietra leccese necessitano di tempo affinché si ristabilisca la condizione normale del mattone (attraverso l’asciugatura) e inoltre sono richiesti interventi parziali lì dove è avvenuto il danno. Quindi, gli effetti negativi non sono irreparabili.
Al contrario, nel caso di edifici in legno, viene compromessa la stabilità della struttura perché esso, una volta bagnato, è difficile che riesca a contrastare autonomamente il marciume attraverso i soli prodotti applicati sulla superficie di cui abbiamo parlato precedentemente. Ciò si traduce nel rischio che la casa debba essere demolita.
Sebbene sembri drastico, in realtà, non c’è molto da spaventarsi perché, lì dove questi fenomeni sono consueti, l’eventualità di costruire una casa prefabbricata non viene neanche presa in considerazione. Nei luoghi in cui queste calamità sono rare o impossibili, esse rimangono ottime proposte economiche.
Altri svantaggi sono:
- la durata della vita utile della casa che, in media, si aggira intorno ai 60 anni (rispetto ai 120 delle abitazioni in muratura).
- una diretta conseguenza è la difficoltà di rivenderle sul mercato.
- Si aggiungono altre due criticità ossia la difficoltà di ristrutturazione ovvero di modifica del progetto (specialmente quello interno).
- è richiesta costante manutenzione ordinaria e straordinaria.
- vi è un limite allo sviluppo in altezza (ciò che non esiste invece negli edifici tradizionali).
Differenze fra case in legno e muratura
Non vi sono notevoli differenze tra le due tipologie, tuttavia, quelle più importanti risiedono fondamentalmente nelle pareti. Esse, infatti, vengono realizzate in legno per le case prefabbricate sia nel caso in cui l’isolamento e i tamponamenti siano dello stesso tipo sia nel caso in cui si utilizzino altri materiali. Per gli edifici tradizionali si opta per la muratura di mattoni in terracotta o tufo leccese.
I solai e le pareti, nel primo caso, sono in legno; mentre, nel secondo caso, i pilastri e le travi sono in cemento armato.
Infine, la finitura parietale interna è rigorosamente completata con lastre in cartongesso su struttura in legno, invece, nel secondo caso si applica l’intonaco su parete in muratura.
La struttura portante è identica in entrambe le tipologie quindi stesse tipologie di fondazioni in cemento armato, isolamenti mediante cappotto termico, impianti e via discorrendo.
Case in bioedilizia: opinioni
Le opinioni variano da esperti a esperti in base al loro settore di riferimento. Gli esperti in campo di bioedilizia e sostenibilità affermeranno che le case prefabbricate con muratura in legname siano delle ottime alternative a quelle in muratura tradizionale, considerando che i vantaggi sono molti e molto positivi.
Gli esperti in ingegneria edile tradizionale scarterebbero questa scelta se il territorio sul quale abitare possa essere sottoposto a calamità naturali di cui ne abbiamo parlato ampiamente sopra.
Concludendo, non vi è una scelta migliore di un’altra. Il committente dovrà valutare accuratamente fattori esterni (la tipologia di territorio, la sua storia, le tipologie di case nel vicinato) ed interni (i propri interessi, il livello di benessere ricercato, la classe energetica migliore), considerare i pro e contro finora analizzati, bilanciarli e, solo dopo, fare la scelta più congrua rispetto all’obiettivo prefissato.