Regna molta confusione e ancora poca conoscenza. In moltissimi casi è pure abusata per il cosiddetto greenwashing (apparire ambientalisti pur se non vero. Basta che il cliente ci creda e compri), cioè far apparire più ecosostenibile il prodotto che si vuole vendere.
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Una definizione molto seguita è quella contenuta in “Il futuro di tutti noi”, rapporto della Commissione Brundtland su ambiente e sviluppo, pubblicato nel 1987. Per sviluppo sostenibile si intende “far sì che esso soddisfi i bisogni dell’attuale generazione senza compromettere la capacità di quelle future di rispondere ai loro“. Una definizione che non lascia spazio a compromessi ad applicazioni parziali.
Indice:
Definizione di bioedilizia
La sostenibilità va affrontata a 360 gradi. Bio edilizia … aggiunge la parola bio, cioè vita all’inizio, perché la vita viene prima dell’edilizia. Ed è l’applicazione pratica della: bioarchitettura: disciplina che applica le nozioni relative alla salute dell’uomo e al rispetto dell’ambiente nello studio e nella realizzazione degli edifici, privilegiando l’utilizzo di materiali non inquinanti e di tecniche che consentano un risparmio energetico.
In moltissimi casi è di difficile misurazione l’efficacia e quasi sempre è migliorabile, per cercare di rendere meglio l’idea pensiamo ad un’utopia, che per definizione è irraggiungibile. Ciò non toglie che ricordarsi quello che si desidera permette di prendere la direzione giusta. Quindi la sostenibilità è una bussola che aiuta il bioarchitetto a progettare secondo i migliori canoni possibili di bioedilizia.
Principi della bioedilizia
I principi della bioedilizia / bioarchitettura sono:
Approccio integrato. Nel processo di costruzione in bioedilizia, tutti gli attori devono seguire un approccio integrato basato sulla pertinenza, la qualità dei materiali e le risorse utilizzate per il progetto eco-costruzione. Il costruttore deve avere un team competente, ispirarsi a esempi di edilizia sostenibile e conoscere le diverse soluzioni costruttive sostenibili.
Considerazione dei vincoli geografici. La costruzione della casa-ecosostenibile deve integrare i vincoli ambientali come terreno, orientamento, differenze di altezza, disposizione degli edifici e degli alberi nelle vicinanze. Bisogna adattare il progetto al clima e alla vegetazione, alla quantità di illuminazione naturale, alla temperatura minima e massima, all’umidità.
Scelta dei materiali. Una scelta accurata dei materiali da costruzione, efficienti e rispettosi dell’ambiente, evita ponti termici (Il ponte termico è quella zona locale limitata dell’involucro edilizio che rappresenta una densità di flusso termico maggiore rispetto agli elementi costruttivi adiacenti.
Esterno freddo e muro interno caldo con aria umida che fa depositare l’umidità e crea l’indesiderata muffa, si blocca isolando l’esterno). Infatti, pavimenti, pareti e coperture svolgono un ruolo importante nel rendimento energetico degli edifici. Ogni materiale influenza le prestazioni acustiche, l’inerzia termica e la capacità di far circolare l’aria attraverso l’edificio. Inoltre, la scelta deve tener conto del loro impatto ambientale.
Prestazioni energetiche. La padronanza delle tecniche per ridurre in modo significativo il consumo energetico permette autonomia energetica, risparmio finanziario e riduzione delle emissioni di gas a effetto serra.
Bisogna trovare il giusto equilibrio tra l’efficienza energetica della vita quotidiana (riduzione del fabbisogno energetico) e l’efficienza energetica dell’edificio (uso di impianti efficienti ed economici in termini per aumentare l’isolamento, come serramenti, sistemi di riscaldamento, ventilazione naturale).
Salute e comfort degli utenti. Un’abitazione eco-sostenibile deve garantire diversi livelli di comfort: visivo, acustico, termico e igrotermico, oltre, alla salute dei suoi abitanti. Un luogo sano in cui vivere ha una buona qualità dell’aria e dell’acqua e protegge dai campi elettromagnetici e dall’umidità.
I materiali della bioedilizia.
Partendo dal principio che le risorse naturali non sono inesauribili, la bioedilizia predilige eco-materiali che provengono cioè da fonti rinnovabili, consentono di ridurre gli sprechi durante la loro produzione e non siano potenzialmente tossici per l’uomo.
La scelta dei materiali sostenibili e un’accurata progettazione sono poi finalizzati a rendere un edificio efficiente dal punto di vista energetico per mantenere il comfort interno e risparmiare elettricità per le attività quotidiane: ad esempio utilizzando sistemi per il recupero dell’acqua o fonti energetiche rinnovabili. Alcuni di questi materiali, come il legno, la paglia o i mattoni, sono stati utilizzati fin dall’antichità, mentre oggi sono quasi scomparsi. Altri utilizzano tecnologie innovative e rispettose dell’ambiente, come il riciclo da materie prime, come ad esempio il legno-cemento e la fibra di cellulosa.
I vantaggi (Pro) delle case in bioedilizia
- La casa in bioedilizia, essendo (nella maggior parte dei casi) realizzata interamente in legno rende necessario che venga scelto accuratamente il materiale in modo tale che sia robusto e duraturo.
- Una casa in bioedilizia, è antisismica e quindi una valida soluzione nel caso di costruzioni in zone a rischio terremoto.
- Questa tipologia di casa, contrariamente a quanto si potrebbe pensare visto che si tratta di prodotti completamente in legno, è molto resistente al fuoco e ha un altissimo livello di efficienza energetica.
- Infine, le case di bioedilizia costruite in legno resistono alle intemperie e, se trattate in modo particolare, non marciscono e non vengono attaccate dai parassiti. (solo finché non sono a contatto con acqua o aria umida).
- C’è un ultimo aspetto positivo da considerare quando si decide di realizzare una casa in bioedilizia ed è quello della praticità. Infatti, una casa in bioedilizia può essere smontata e rimontata in qualsiasi altro luogo abbia caratteristiche geografiche simili e, infine, può essere personalizzata come meglio si desidera visto che sono tantissimi gli aspetti estetici sui quali si può intervenire.
Gli svantaggi (Contro) delle case in bioedilizia
- Il primo limite delle case in bioedilizia è il costo. A dispetto di quanto viene detto in rete le case in legno costano (solo in fase iniziale) di più di quelle tradizionali. Alle volte i costruttori propongono la sola casa in legno senza considerare i costi per le fondazioni e gli scarichi. Se viene considerata la casa nel suo complesso le case in legno di buona qualità hanno costi superiori rispetto alle costruzioni tradizionali.
- Un altro limite in cui è possibile imbattersi è l’ancora scarsa conoscenza del tema nel nostro paese: non essendo una tecnica costruttiva largamente adottata, non c’è da sottovalutare il rischio di rivolgersi ad aziende poco specializzate.
- Il consiglio è quindi quello di informarsi in modo approfondito sia sulla ditta a cui si decide di rivolgersi sia sui materiali e le tecniche costruttive utilizzate.
- L’ultimo limite delle case in legno è la manutenzione. Infatti, essendo il legno un materiale deperibile (anche se è stato trattato), ha bisogno che la parte esterna che lo ricopre sia sempre in perfetto stato e che non entri acqua o aria umida a contatto. Bisogna per cui stare molto attenti alle fessurazioni che sono il vero limite delle case in legno.
Le alternative sostenibili che in pochi conoscono
Se trovare una ditta specializzata può diventare un problema, è bene sapere che ci sono alternative altrettanto valide e sicure per chi vuole rimanere attento all’ambiente senza rinunciare alla casa dei propri sogni.
Il legno non è l’unico materiale con cui costruire una casa green, trovano ampio utilizzo anche il sughero, il vetro cellulare la canapa e il cemento.
Il cemento trova ancora molto spazio nel settore edile, inoltre le sue varianti sostenibili sono molto richieste, tanto da portare il suo valore di mercato a raggiungere i 42,75 miliardi di dollari entro il 2026.
Il cemento rimane quindi il materiale più utilizzato e per un buon motivo: non solo sta diventando sempre più sostenibile, ma offre una protezione ideale alle condizioni esterne tra cui calore, rumori e umidità, permette di risparmiare sulla bolletta e di inquinare meno evitando l’utilizzo massivo di riscaldamento e condizionamento ed è il materiale più resistente ai terremoti, grazie alla sua capacità di assorbire le scosse telluriche.
Casa ecosostenibile vantaggi e svantaggi
In un’epoca come quella odierna in cui l’attenzione verso le tematiche ambientali va di pari passo con la piena coscienza del fenomeno da parte della popolazione, è ovvio come persino gli aspetti più consueti della quotidianità finiscano per risentirne.
E’ il caso dell’architettura e specificatamente delle abitazioni in bioedilizia, le quali rappresentano una soluzione che si fa carico dell’affidabilità dell’edilizia tradizionale sposandola con l’ecosostenibilità.
Ma quali sono i reali vantaggi e svantaggi di una realtà simile?
Scopriamolo.
Casa ecosostenibile: Che cos’è?
Per casa ecosostenibile o ecologica s’intende un’abitazione completamente realizzata usufruendo di materiali a basso impatto ambientale, non inquinanti e in grado di assicurare una drastica riduzione del dispendio energetico.
Ovviamente non è solamente l’utilizzo di materiali ecosostenibili a rendere un’abitazione degna della denominazione ecologica, in ballo ci sono anche altri fattori come, ad esempio, gli impianti energetici presenti.
Questi vengono studiati e realizzati in maniera tale che possano usufruire di risorse completamente rinnovabili andando quindi ad ampliare il concetto stesso di bioedilizia che finisce per diventare una soluzione grazie alla quale incentivare il consumo di risorse naturali rinnovabili e al contempo salvaguardare l’ambiente circostante.
Ma in termini pratici quali sono i pro e i contro di una soluzione di questo tipo?
I vantaggi
Sicuramente tra i vantaggi principali di un’abitazione ecologica c’è quello della durabilità dei materiali non solo agli agenti atmosferici esterni, ma anche all’usura stessa.
Solitamente il materiale utilizzato per la costruzione è il legno, ciò non vuol dire che non sia presente una solida base in cemento, ma quest’ultimo, proprio grazie al fatto di non essere rinnovabile, viene limitato alle fondamenta.
Ovvio come il legno utilizzato sia di primissima qualità e trattato con prodotti tali che lo rendono impenetrabile anche da parassiti o funghi, inoltre bisogna considerare l’estrema durabilità persino di fronte alle condizioni più avverse.
Laddove ci si trovi a vivere in una zona a medio o alto tasso sismico, una casa ecologica è certamente la soluzione perfetta. Grazie all’elasticità dei suoi materiali, infatti, è in grado di resistere ottimamente a scosse di media intensità e di rappresentare quindi un rifugio sicuro per sé e i propri cari.
Infine c’è l’aspetto pratico. Un’abitazione ecologica all’occorrenza può essere smontata e/o trasportata con estrema semplicità.
Gli svantaggi
Il primo svantaggio nel quale ci si può imbattere è quello relativo ai costi. Anche a causa dell’eccellenza dei materiali scelti e utilizzati, un’abitazione ecologica può avere un costo superiore rispetto alle case tradizionali ed è quindi bene valutare attentamente l’impatto economico prima di propendere per l’acquisto.
Un ulteriore limite può essere rintracciato nella professionalità delle aziende operanti nel settore. Trattandosi di un mercato relativamente nuovo, le possibilità d’imbattersi in una ditta dalle competenze non all’altezza è un rischio concreto. Per questo motivo è quanto mai opportuno vagliare tutte le principali soluzioni offerte dal mercato e optare per quella più congeniale alle proprie esigenze.
Raffrescamento Passivo nelle Case in Legno
Se stai cercando un modo per mantenere fresca la tua casetta in legno senza ricorrere all’aria condizionata, il raffrescamento passivo può essere la soluzione adatta.
Il raffrescamento passivo permette di ridurre al minimo l’uso della ventilazione meccanica artificiale (il condizionatore) sfruttando risorse naturali e condizioni atmosferiche favorevoli come il vento fresco.
In molti casi soprattutto in questo periodo, il raffreddamento passivo può rappresentare un’opportunità significativa per ridurre il consumo energetico e le emissioni di anidride carbonica. Esistono diversi modi per ottenere il raffrescamento passivo nelle case in legno. I metodi più comuni e utilizzati sono:
- l’ombreggiamento
- il raffreddamento evaporativo
- la pioggia
- la ventilazione incrociata
- l’inerzia termica.
Il raffrescamento passivo nelle case in legno è differente rispetto ad altre tipologie di case, poiché la massa termica del legno è inferiore. Tuttavia, è possibile sfruttare l’effetto di raffreddamento naturale dell’infiltrazione dell’aria e della ventilazione.
- Assicurati che le finestre e le porte siano costruite con materiali di qualità per migliorare l’isolamento termico
- Installa finestre apribili e utilizza ventilatori per creare una ventilazione trasversale.
- Usa tetti e rivestimenti di colore chiaro per riflettere la luce del sole e mantenere la casa più fresca.
- Pianta alberi in modo che creino dell’ombra vicino alla casa per ottenere un raffreddamento naturale.