Vivere in un territorio inesplorato come quello montano, o semplicemente passare qualche giorno di vacanza può essere un vero toccasana per la salute di chiunque, soprattutto per chi resta gran parte del tempo in città tra smog, traffico e inquinamento. Noi di mondocasette.com vendiamo casette in legno abitabili di qualità ponendo il cliente sempre al centro della nostra attenzione, visita le diverse sezioni del sito per scoprire i nuovi modelli.
La natura, il verde e l’aria fresca migliorano lo stato d’animo, rilassano ed eliminano tutto lo stress accumulato durante l’anno. Prima di spostarsi in montagna è però importante conoscere alcune cose, aspetti che possono sembrare irrilevanti ma sono davvero fondamentali quando si deve passare un determinato periodo di tempo in questo territorio che per quanto sia bello può essere inospitale, freddo e difficile da vivere per chi è abituato a tutte le comodità presenti in bassa quota.
In gran parte delle aree montane non è solo la natura a rendere unico l’ambiente, anche l’uomo nel corso degli anni ha fatto la sua parte, realizzando costruzioni in legno ecosostenibili che sono state recentemente ristrutturate e sistemate a dovere, soprattutto da quando si è capita l’importanza della bioedilizia e di case a basso impatto energetico.
Gli edifici anche se realizzati nello stesso materiale non sono però tutti uguali e prima di prenotare un week end, una vacanza o comprare direttamente casa, conviene fare molta attenzione ad alcuni piccoli particolari e conoscere a fondo le differenze che contraddistinguono le diverse strutture di montagna.
Alcune sono perfette per essere vissute nel quotidiano da chiunque, dotate di tutti i comfort, vengono utilizzate come vere e proprie case, altre sono più adatte a chi ama davvero gli animali e vivere a contatto con loro, ma ne esistono addirittura certe che possono essere utilizzate esclusivamente per mangiare e dormire e hanno quindi il minimo essenziale per sopravvivere.
Conviene quindi analizzare più nel dettaglio i diversi edifici che si possono trovare lontano dalla città, in modo da non incappare in spiacevoli errori o prenotazioni sbagliate. Tra le strutture principali si possono trovare la baita, lo chalet in legno oppure il bivacco, ma è anche frequente sentir parlare di rifugio in montagna e di malga.
Che cos’è una baita?
La baita è generalmente un rifugio temporaneo, piuttosto essenziale e di piccole dimensioni, in passato veniva utilizzato dai pastori durante i mesi di alpeggio che andavano da aprile a novembre. Gran parte dello spazio doveva essere lasciato al bestiame, utilizzato quindi per creare stalle e fienili, all’interno della baita si stava solo per cenare e riposare al termine di una lunga giornata lavorativa.
Sebbene si tratti di una struttura tipica delle Alpi, la baita può essere realizzata di forme e dimensioni differenti, possono avere stanze più o meno grandi, aperture variabili e posizioni a volte scomode da raggiungere. Solitamente i materiali utilizzati per questi edifici sono il legno e la pietra combinati in base allo stile del territorio e alla tecnica di costruzione.
Proprio perché hanno una grande importanza a livello paesaggistico da qualche anno le baite vengono ristrutturate e conservate, diventando parte del patrimonio locale e attraverso alcune piccole valorizzazioni vengono sfruttate soprattutto durante le stagioni estive e invernali a scopo turistico, come piccole casette in cui passare un romantico week-end e assaporare a pieno la vita di montagna.
Che cos’è uno chalet?
Chalet è una parole che deriva dal latino e sta ad indicare un ”luogo protetto”, anche in questo caso nel passato venivano utilizzati come rifugi dai pastori, al contrario delle baite il loro utilizzo era annuale e oltre alla stalla, al fienile a alle diverse stanze, era presente un comodo deposito per le provviste invernali.
Nel XIX secolo, a seguito delle trasformazioni e evoluzioni nel campo agricolo, gli chalet iniziarono ad essere utilizzati esclusivamente come abitazioni e ad incuriosire la nobiltà europea che iniziò ad acquistare queste strutture e a renderle più nobili e signorili in modo da trasformarle in dimore patronali circondate da oliveti, vigneti e campi coltivati.
Nel XX secolo gli chalet hanno continuato ad esistere, ma come seconde case, in cui passare qualche giorno di vacanza, la stagione estiva o quella invernale. Al giorno d’oggi queste strutture sono molto di moda e molte persone stanno tornando a vivere in montagna, all’interno di chalet comodi ed eleganti, dotati di tutti i comfort possibili e immaginabili. Ma è anche possibile acquistare uno di questi edifici per qualche momento di relax o semplicemente prenotarlo per passare un soggiorno diverso dal solito.
Cos’è un bivacco?
Chiunque dovesse mai ricevere la proposta di andare in un bivacco, prima di accettare dovrebbe assolutamente informarsi e sapere di cosa si tratta, per evitare di incappare in spiacevoli inconvenienti o sorprese non desiderate.
Il bivacco è infatti una struttura molto essenziale che si trova in alta montagna e ha la funzione di riparare e proteggere gli escursionisti in caso di gite molto lunghe o brutto tempo. Non sono mai custoditi e solitamente sono gli stessi visitatori o associazioni specifiche ad occuparsi di qualche piccola manutenzione o riparazione.
Solitamente sono dotati di qualche posto letto, magari è possibile trovare qualche piccola razione di cibo confezionata lasciata da qualche visitatore precedente, ma non è quasi mai presente la corrente in queste strutture e anche l’acqua e i servizi igienici sono generalmente assenti. I bivacchi più forniti hanno piccole stufe che permettono di riscaldare in maniera temporanea l’ambiente, ma è sempre meglio essere attrezzati e avere a disposizione per dormire dei caldi sacchi a pelo.
Qual’è la definizione di rifugio di montagna?
Il rifugio è sicuramente molto più confortevole rispetto ad un bivacco ed è più semplice per chiunque soggiornarvi. Si tratta di una vera e propria struttura ricettiva in quota, regolarmente gestita e dotata di corrente elettrica, posti letto e cucina.
Bisogna comunque avere una buona capacità di adattamento, i piatti preparati sono solitamente semplici e quasi mai si dorme in camere da letto isolate, sono infatti a disposizione di tutti gli ospiti letti all’interno di grandi e uniche camerate.
I rifugi solitamente si trovano alle pendici o sulle cime di alte montagne e servono per far pernottare gli alpinisti che si stanno preparando per una scalata o che l’hanno appena terminata e necessitano del giusto riposo per ripartire. Negli ultimi anni questi edifici sono diventati molto di moda e vengono utilizzati anche da scalatori meno esperti, amanti del trekking o solamente da chi desidera fare una buona mangiata in alta quota e una bella passeggiata.
Alcuni sono addirittura raggiungibili in auto, per altri è spesso necessaria qualche ora di cammino che è sempre bene studiare prima di incamminarsi, in modo da evitare di intraprendere percorsi troppo lunghi o pericolosi se non si è abbastanza esperti o non si è dotati della giusta attrezzatura.
Al contrario del bivacco tutti i servizi proposti all’interno del rifugio sono a pagamento e prima di recarsi in una di queste strutture è sempre meglio telefonare per prenotare e sapere se il rifugio è aperto e a disposizione per i clienti.
Cos’è una malga di montagna
Basta fare una normalissima passeggiata in montagna durante l’estate per vedere qualche mucca al pascolo poco distante dalla sua malga. L’erba presente in alta quota è un vero toccasana per gli animali che grazie a questo tipo di nutrimento forniscono all’essere umano dell’ottimo latte da utilizzare per fare squisiti formaggi di ottima qualità.
Le malghe vengono anche identificate con il nome di ”alpeggi” e sono delle strutture che ospitano durante l’estate ovini, caprini e moltissimi altri animali che insieme ai loro pastori passano una piacevole ”vacanza” all’aria fresca sulle pendici dei monti. A seconda delle zone le malghe si possono trovare a quote differenti che possono andare dai 600 metri s.l.m e raggiungere anche i 2000/2500 metri di altitudine.
Solitamente queste costruzioni hanno l’alloggio per il pastore, la stalla, la stanza dove fare il formaggio e un piccolo spazio dove tenere attrezzature o rifornimenti, negli ultimi anni però molte malghe, soprattutto in Trentino, sono state ristrutturate e ammodernate diventando anche delle vere e proprie strutture ricettive in cui i veri amanti degli animali, della natura e del verde possono vivere a diretto contatto con questa realtà fatta di antiche culture e tanta tradizione.
Alcune di queste malghe sono gestite da veri professionisti che non coprono esclusivamente il ruolo di pastori ma sono anche ristoratori e albergatori. Chi sceglie di passare qualche giorno in una di queste strutture non deve però aspettarsi un servizio da albergo a cinque stelle, si tratta di edifici molto semplici che spesso possono essere raggiunti solo a piedi, con fuoristrada o vetture predisposte per i sentieri sterrati.
Anche se richiede qualche sacrificio, sostare in questi posti può essere davvero affascinante per chi non è abituato a vedere determinati panorami e tramonti unici nel loro genere. È difficile descrivere a parole i colori, i sapori e i profumi che si possono sentire in mezzo alla natura e al verde della montagna, l’unico modo per scoprirli e prenotare in queste strutture, fare un bel trekking e godersi il magico silenzio e il relax dell’alta quota.