La fibra o lana di legno è un prodotto molto utilizzato negli ultimi tempi, soprattutto nel settore edilizio, oltre che apprezzato in quanto di origine naturale, quindi a basso impatto ambientale e sostenibile. Più nel dettaglio, questa particolare fibra viene impiegata ai fini isolanti, dal punto di vista termico e acustico. Approfondisci l’argomento in merito al legno come isolante termico.
Prodotta da materiali ecocompatibili e, il più delle volte, non sottoposta ad alcun trattamento chimico, la lana di legno viene ricavata da diverse tipologie di alberi, specialmente l’abete nordico e pini, oltre che dagli scarti prodotti dalle segherie e provenienti della manutenzione delle aree boschive.
In commercio si trova sotto forma di pannelli che possono avere uno spessore differente e varie misure, con superfici più o meno porose e completamente dure. Questi pannelli vengono ricavati dall’impasto a base di acqua e fibre di legno. In seguito, si procede con l’essiccazione per raggiungere la consistenza desiderata.
Quanto ai collanti impiegati, questi possono essere di vario tipo. Il più delle volte viene usata la stessa resina naturale del legno, ovvero la lignina, ma in certi casi le aziende produttrici ricorrono a particolari prodotti non tossici e sicuri, in quanto del tutto privi di solventi e formaldeide.
Attualmente sul mercato si possono reperire anche pannelli in fibra di legno con proprietà idrorepellenti e quindi opportunamente trattati con sostanze impermeabilizzanti, come cere o lattice, in modo da impedire l’assorbimento dei liquidi.
Indice:
Quali sono le caratteristiche della fibra di legno?
Come già precisato, la fibra di legno si rivela ideale per garantire alti livelli di isolamento termico e acustico. Questo spiega come mai è molto utilizzata nel settore della bioedilizia, a patto che i pannelli non vengano trattati con collanti o contengano sostanze dannose per l’ambiente. In fase di scelta, pertanto, è molto importante comparare le varie tipologie di pannelli per essere sicuri di acquistare versioni di qualità e a basso impatto ambientale.
Inoltre, occorre far presente che i pannelli in fibra di legno sono abbastanza versatili, visto che possono essere posati in modo verticale o orizzontale per isolare le pareti, ma non solo. Quando non particolarmente spessi sono poco fragili e veloci da installare. Un altro punto di forza che merita di essere segnalato è la grande resistenza. Ogni pannello in lana di legno è infatti appositamente pensato per durare più a lungo rispetto alle soluzioni isolanti di sintesi a base chimica.
La fibra di legno è un materiale piuttosto facile da reperire sul mercato, in quanto la materia prima dalla quale viene ricavata è presente in abbondanza, oltre che completamente riciclabile.
Questa particolare fibra, essendo biocompatibile, non danneggia o inquina l’ambiente ed è assolutamente sicura per la salute dell’uomo e degli animali. I pannelli in fibra di legno sono anche fonoassorbenti per via della struttura fibrosa e riescono a regolare in maniera naturale i livelli di umidità nell’ambiente.
In caso di incendio è bene precisare che i pannelli non sprigionano nell’aria gas tossici. A differenza di ciò che si potrebbe pensare, l’acquisto delle lastre in lana di legno non richiede nemmeno investimenti di gran lunga superiori rispetto a quelli necessari per isolare con materiali di sintesi di buona qualità.
Vantaggi e svantaggi della fibra di legno
La finalità maggiormente perseguita nel campo edilizio è oggi quella di abbattere quanto più possibile gli sprechi energetici, quindi di realizzare edifici altamente efficienti e che consentono di ridurre i costi in bolletta.
Per queste ragioni si rivela determinante l’installazione di un sistema esterno di isolamento termico, che possa in qualche misura evitare dispersioni e garantire un buon comfort durante tutte le stagioni dell’anno.
A questo riguardo il legno rappresenta un materiale molto adatto per poter irradiare il tepore in maniera omogenea. Ecco come mai le abitazioni che sono realizzate interamente in legno garantiscono una significativa riduzione dei consumi e vengono preferite rispetto alle case costruite con metodi e materiali più tradizionali.
Insomma scegliere la fibra di legno per una dimora in bioedilizia vuol dire poter contare su tutta una serie di vantaggi, a partire dalle proprietà isolanti termo-acustiche. Allo stesso modo di ciò che avviene con la lana di roccia, quella di legno consente di attutire molto bene i rumori e a garantire il mantenimento costante della temperatura in ogni periodo dell’anno.
I pannelli in fibra di legno riescono inoltre ad accumulare il calore, aspetto molto apprezzato durante l’estate. Questi elementi sono anche abbastanza traspiranti, pertanto consentono l’attraversamento del vapore acqueo, così da abbattere il problema della formazione di muffe o la proliferazione di batteri.
Per quanto riguarda gli aspetti negativi, si precisa che in caso di temperature esterne eccessivamente alte o basse, la lana di legno tenderà a raffreddarsi o a surriscaldarsi lentamente, per questo prima della posa in opera è bene valutare con attenzione le condizioni climatiche della zona in cui si trova l’edificio.
Quando si scelgono i pannelli da posare per la propria abitazione è bene considerare la compattezza, visto che le versioni rigide tendono più facilmente a spezzarsi e in genere sono più complicate da installare. Sono poi da evitare le lastre che presentano derivati petrolchimici, come ad esempio la cera di paraffina.
Di contro, tuttavia, i pannelli in lana di vetro, essendo 100% biocompatibili, non impattano sull’ambiente; quindi, si prestano senza problemi a dar vita a strutture green e particolarmente confortevoli. Per ciò che concerne lo smaltimento, i pannelli che con il tempo non presentano segni di usura possono essere riutilizzati, mentre le fibre di legno andranno bene per il compostaggio oppure per alleggerire il terreno.
Pannelli in fibra di legno
Come accennato i pannelli in fibra di legno si ricavano dal legname di scarto proveniente dalle aziende specializzate in silvicoltura, oltre che dalle segherie e dalla manutenzione dei boschi. Oggi, pertanto, non si presentano difficoltà per ciò che riguarda la reperibilità della materia prima. Tutto questo rende la realizzazione dei pannelli in lana di legno molto accessibile.
I costi di produzione bassi sono anche dovuti ai consumi energetici e idrici contenuti. L’inquinamento che viene indotto dalle acque di scarico è poi abbastanza gestibile. In definitiva, con una spesa non eccessiva, si riescono a creare pannelli in fibra di legno da posizionare nelle intercapedini delle strutture edilizie, nei cappotti esterni, nei rivestimenti interni e che fungono da coperture o solai.
Coloro che nutrono dubbi sulle prestazioni non hanno nulla da temere. Il valore isolante di questi pannelli, infatti, è molto simile a quello che contraddistingue alcuni materiali petrolchimici, come ad esempio le lastre in EPS, XPS o similari. L’importante è concentrare la scelta su prodotti di qualità realizzati con risorse rinnovabili, a basso impatto ambientale e che si possono riutilizzare quando ben conservati.
In commercio si trovano pannelli pensati per soddisfare esigenze diversificate ma è bene verificare la scheda tecnica del produttore per evitare di acquistare modelli scadenti e con collanti non naturali.
Alcuni pannelli, è bene ricordarlo, possono essere trattati con cere a base chimica al fine di aumentare le proprietà idrorepellenti, mentre altri hanno uno spessore alto e si rivelano difficili da posare. Anche l’elevata capacità di accumulo del calore è un aspetto da non trascurare, tenuto conto delle condizioni climatiche in cui si trova l’edificio interessato.
Nel complesso, tuttavia, i pannelli in lana di legno rappresentano una valida soluzione per aumentare l’efficienza energetica di ogni immobile e risparmiare sui consumi. Anche quando le percentuali di umidità sono molto alte, riescono a mantenere inalterate le proprietà, così da garantire ambienti accoglienti e piacevoli da vivere.
In fase di produzione, le fibre di legno che vengono macinate e sfibrate sono anche impregnate con magnesite, cemento e altri materiali, così da raggiungere differenti livelli di compattezza strutturale. Questo trattamento, unitamente alla pressione che viene esercitata sulle lastre, determina la mineralizzazione tramite assorbimento.
Tutto ciò si traduce in un buon livello di isolamento termico che permette di evitare inutili sprechi energetici, aspetto che assicura un risparmio economico nel breve e lungo periodo. La lana di legno mineralizzata durante la posa in opera viene anche impiegata sfusa, ad esempio come riempitivo per massetti, intercapedini, sottofondi e solai.
Prezzi: quanto costa la fibra di legno?
Al giorno d’oggi esistono numerose soluzioni per garantire l’isolamento alle abitazioni, ma la fibra di legno spicca fra tutte per i numerosi aspetti positivi descritti. Risparmio energetico ed ecosostenibilità sono decisamente le peculiarità dei pannelli realizzati con le fibre legnose, da utilizzare per la copertura di tetti e pavimenti in legno, cappotti esterni, travi e molto altro ancora.
Solitamente questi pannelli richiedono un investimento maggiore rispetto a quelli realizzati a base petrolchimica. Tutto ciò dipende soprattutto dal costo delle materie prime e dalla manodopera. Giusto per fare un esempio, un pannello in polistirene può essere reperito ad un prezzo di circa la metà rispetto all’equivalente spessore in lana di legno.
Tuttavia, scegliere pannelli in fibra di legno, che consente di favorire le nuove tecnologie legate alla loro produzione, vuol dire fare un passo in avanti verso la sostenibilità ambientale e la conversione del settore edilizio.
In linea generale marca, spessore, dimensioni e qualità dei materiali impiegati sono di certo i principali fattori che influiscono sul prezzo finale dei singoli pannelli in fibra di lana. A tutto ciò bisogna poi considerare la tipologia della posa in opera prescelta, ovvero soffitto, tetto, parete o cappotto esterno, oltre che gli oneri per la manodopera locale.