Uno dei più grandi rammarichi è avere un ampio spazio esterno a disposizione e sfruttarlo poco. Un modo semplice per rendere vivibile il proprio giardino o il terrazzo è installare un pergolato in legno, struttura funzionale oltre che esteticamente gradevole, in alternativa puoi venire a vedere i nostri modelli di tettoie in legno.
Quando si parla di pergolati, in molti, erroneamente, immagino immediatamente delle vecchie strutture in legno fatiscente ricoperte da piante e quasi mai utilizzate.
In realtà, le nuove tecnologie hanno permesso a diverse aziende di sviluppare nuove tipologie di pergolato, realizzati nei più pregiati legni attualmente in circolazione. Ciononostante, veramente in pochi sanno rispondere alla domanda: quale è il prezzo di un pergolato.
Effettivamente, rispondere a tale questione non è affatto semplice, in quanto il costo di questa struttura è fortemente influenzato da diverse variabili, tra queste va ovviamente inclusa la grandezza della stessa, anche se bisogna obbligatoriamente considerare altri fattori altrettanto importanti. A comportare infatti una variazione del prezzo, ci sono anche lo spessore delle tavole e soprattutto la qualità e il pregio del legno scelto.
Per esempio, qualora venisse utilizzato nella fabbricazione legno ricavato da abete bianco o dal pino, il costo sarà sensibilmente minore rispetto a quello di un pergolato ottenuto invece tramite l’utilizzo di legno di abete rosso, notoriamente più prezioso.
Altrettanto degno di considerazione è il lavoro relativo manodopera, che se eseguito da professionisti richiederebbe un ulteriore esborso economico. Insomma, un prezzo ben preciso è impossibile da individuare, ma scopo di questo articolo è fornire ogni informazione utile il pergolato e i suoi costi.
Indice:
Pergolato in legno: prezzi al mq e per tipologia
Come anticipato nel paragrafo precedente, a influenzare fortemente il costo di un pergolato sono dimensioni e tipologia del modello. Detto ciò è comunque possibile affermare che il prezzo di un pergolato può partire da poche centinaia di euro per i modelli più basilari e arrivare anche fino a 5 mila euro, cifra con il quale si riuscirebbe ad acquistare un modello di lusso.
Le tipologie di tettoie disponibili sul mercato sono davvero moltissime e ognuna caratterizzata da prezzo e caratteristiche totalmente differenti. Solitamente però, il prezzo medio per la costruzione della sola tettoia oscilla tra i 700 e i 2000 euro, a seconda però della tipologia di struttura.
Ogni tettoia si adatta perfettamente a tutte le tipologie di pergolato e presenta moltissimi utilizzi. Come infatti è ben noto, una tettoia, oltre a riparare dal sole o dalla pioggia, può essere autoportante o appoggiata a un muro, può essere utilizzata come legnaia o come rimessa, aperta o chiusa.
La scelta dipende soprattutto dal budget a disposizione e dall’utilizzo che si intende fare del pergolato. Le tipologie di tettoie maggiormente utilizzate sono sicuramente quella spiovente, il cui utilizzo è consigliato nelle zone nevose o piovose, quella addossata al muro, perfetta per creare un ambiente riparato dal sole, quella per auto e quella piatta, ideale invece per creare zone fresche in spazi come terrazze o lastrici solari.
A queste vanno aggiunte poi alcune tipologie più complesse, come la tettoia frangisole e quella in legno e vetro. La prima è utile per ridurre l’ingresso di calore e di luce solare all’interno di un gazebo, la seconda invece presenta pareti in vetro da aprire e chiudere a seconda delle proprie esigenze.
Vantaggi e svantaggi del pergolato in legno
Nonostante esistano modelli realizzati anche in alluminio, i pergolati in legno sono senza ombra di dubbio quelli maggiormente apprezzati e scelti.
Come ogni materiale però, il legno presenta parecchi vantaggi e anche, purtroppo, qualche piccolo svantaggio. Il principale vantaggio del legno è sicuramente estetico, in quanto in tal senso questo materiale ha davvero pochissimi rivali.
Una struttura in legno è infatti in grado di garantire una sensazione di eleganza e calore che nessuno degli altri materiali impiegati nella fabbricazione di tali strutture è capace di dare.
L’unico svantaggio, oltre al prezzo, è invece il bisogno di interventi di manutenzione, che qualora non adeguatamente effettuati porterebbero al danneggiamento del materiale. I trattamenti superficiali a cui il legno è sottoposto prima di essere utilizzato perdono infatti progressivamente di efficacia e con essi anche la verniciatura, che con il tempo tende a scolorirsi. Tuttavia, l’utilizzo di materiali e di sostanze atte a manutenere il legno eviteranno che il pergolato venga danneggiato da eventuali agenti atmosferici.
Tipologie di pergolati in legno
La vasta scelta disponibile oggigiorno rende talvolta davvero complessa la scelta del proprio pergolato. A ogni modo, questo deve sicuramente rientrare in un determinato budget, poi deve risultare funzionale all’utilizzo che si intende fare e, infine, deve rispecchiare l’estetica desiderata.
Per rendere il proprio spazio esterno ancor più raffinato ed elegante, è possibile per esempio scegliere un pergolato di design, costituito da materiali di pregio e da forme sinuose.
Ne esistono invece altri che fanno della praticità l’elemento di maggiore eleganza, in quanto la struttura permette di chiuderli e aprirli a seconde delle esigenze.
Abbastanza simili sono i pergolati bioclimatici, una soluzione moderna e innovativa che permette di sfruttare lo spazio esterno durante ogni stagione dell’anno, in quanto proprio come il modello precedente, questi, tramite un apposito telecomando, si possono chiudere o aprire.
Nonostante questi siano i principali modelli oggi disponibili in commercio, ne esistono ulteriori. Molto utilizzati sono per esempio i pergolati sotto al quale riporre la propria automobile, quelli con le tegole, che hanno una solidità strutturale maggiore e quelli con la copertura in PVC, dal costo ridotto e solitamente realizzati in legno lamellare. È quindi possibile affermare che, in merito a queste strutture, più che di tipologia è opportuno parlare di utilizzo e, come è facile comprendere da quanto scritto poche righe sopra, è possibile utilizzare tali impalcature in moltissime maniere differenti.
Differenze tra legno lamellare e massello
Solitamente, le strutture realizzate in legno vengono prodotte utilizzando due principali tipi di legno: lamellare o massello. Sicuramente, tra i due, quello di maggior pregio è il lamellare, in quanto a differenza del massello è consigliato prevalentemente per utilizzi esterni. Ovviamente, il costo di questo legno non è proprio accessibile a tutti, ma la grande resistenza all’usura e la lunga durata giustificano completamente la spesa effettuata.
Il lamellare è un legno ricavato da abeti, bianchi o rossi, da douglasia, da pini di Monterey o da larici che, una volta tagliati e resi simili a delle lamelle, subiscono un particolare processo di trasformazione.
All’interno di tale processo, quello che forse è il passaggio più importante è l’essiccazione, che deve avvenire con molta cura in quanto utile a eliminare tutta l’umidità presente all’interno de legno.
Successivamente, avviene l’incollaggio, dove tre lamelle vengono incollate tramite una speciale colla a elevato standard di adesione. In seguito, hanno infine luogo la pressatura, l’impregnazione e la finitura.
Il risultato di tutti questi passaggi è un legno dotato di enorme resistenza, fornito anche di importanti proprietà antisismiche.
Oltre alle importanti caratteristiche strutturali, vanno poi aggiunte quelle estetiche, altrettanto importanti. Queste risiedono principalmente nell’assenza di fenditure, utile per poter agevolare la lavorazione del legno, molto semplice nel lamellare e notevolmente più complessa nel massello.
Servono autorizzazioni o permessi per costruire un pergolato in legno?
A questo punto della lettura è lecito interrogarsi su quali siano gli eventuali permessi o le autorizzazioni che è necessario richiedere al comune prima di procedere con l’installazione di un pergolato. Anche in questo caso va fatto una doverosa distinzione, in quanto a seconda del pergolato scelto bisognerà presentare eventuali documentazioni che ne permettano l’assemblaggio. Qualora la struttura fosse di piccole dimensioni e utile solo a far crescere qualche pianta rampicante o dotata di tende rimovibili, ovviamente, non è necessario procurarsi nessun documento. Discorso totalmente differente se invece il pergolato fosse uno spazio vivibile, munito di un tetto fisso e magari anche di chiusure perimetrali. Strutture di questo genere necessitano obbligatoriamente di del PDC (acronimo di Permesso di costruire) e di una verifica riguardo il regolamento edilizio, che deve consentire la costruzione della pergola.
Altre problematiche sorgono nel caso in cui la zona predisposta a ospitare tali impalcature fosse soggetta ad alcuni vincoli, in quanto sarebbe richiesta una speciale autorizzazione rilasciata dalla Sopraintendenza di Archeologia, Belle Arti e Paesaggio.
Queste erano quindi tutte le informazioni che è necessario conoscere riguardo i pergolati in legno, il loro costo e la loro composizione. Non resta quindi che scegliere quello più adatto alle proprie necessità ricordando però di quanto scritto nelle righe precedenti.